Fantasie rivoluzionarie e zone autonome. Post-anarchismo e spazio politico - 9788896904442

Fantasie rivoluzionarie e zone autonome. Post-anarchismo e spazio politico: In questo crepuscolo della democrazia rappresentativa emergono a livello planetario pratiche di trasformazione radicali che sconvolgono non solo gli immaginari sociali ma la stessa concezione dello spazio politico. Nelle piazze globali della contestazione a essere messe in questione non sono solo le forme politiche del potere, ma anche le grandi narrazioni del mutamento sociale, a cominciare dall'idea stessa di Rivoluzione. Prendendo le mosse dal concetto di autonomia elaborato da pensatori come Lacan e Castoriadis, l'autore indaga gli stili di vita e le forme di resistenza, ma anche i desideri e le fantasie utopiche, della politica radicale contemporanea. Ed è proprio da questi spazi sociali alternativi che emerge una configurazione inedita e plurale - definita post-anarchica e insurrezionale - in grado non solo di destrutturare l'ordine spaziale esistente, ma anche di trasformare il concetto di pianificazione da prerogativa dei governi a strumento di mutamento sociale. Uno strumento improntato all'autonomia e all'egualitarismo libertari, con cui ognuno può conformare - insieme agli altri - il proprio spazio reale e immaginario.
In this twilight of representative democracy emerge worldwide radical transformation practices that disrupt not only the social imaginary the same conception of political space. Squares to protest global be put in question not only the political forms of power, but even the big narratives of social change, starting with the idea of revolution. Taking the concept of autonomy developed by thinkers such as Lacan and Castoriadis, the author investigates the lifestyles and forms of resistance, but also the utopian desires and fantasies, contemporary radical politics. And it is precisely these alternative social spaces that emerges a new plural configuration-defined post-and-insurgent anarchist able not only to deconstruct the existing spatial order, but also to transform the concept of planning from the prerogative of Governments to social change tool. A tool based on the autonomy and libertarian egalitarianism, with which everyone can bring-along with others-the real and imaginary space.