Kifwebe. Un siècle de masques Songye et Luba. Ediz. illustrata - 9788874398638

Kifwebe. Un siècle de masques Songye et Luba. Ediz. illustrata: Le maschere Kifwebe sono oggetti cerimoniali utilizzati dalle società Songye e Luba (Repubblica Democratica del Congo), dove vengono indossate con una lunga barba di fibre vegetali e con costumi composti da una lunga veste. Come in altre culture dell'Africa centrale, la stessa maschera può essere utilizzata in cerimonie magiche, religiose o festive. Per comprendere le maschere Kifwebe è essenziale considerarle all'interno della cosmogonia del serpente arcobaleno, della lavorazione dei metalli nella fucina e di altre simbologie vegetali e animali. Tra i Songye, le maschere femminili di natura benevole rivelano ciò che è nascosto e bilanciano l'energia bianca e rossa associata a due iniziazioni successive, il cosiddetto bukishi. Le maschere maschili, maggiormente aggressive, erano coinvolte fin dall'inizio nel controllo sociale e avevano una sorta di ruolo di polizia, svolto secondo le istruzioni degli anziani del villaggio. Le due forze maschili e femminili agiscono in modo equilibrato per rafforzare l'armonia all'interno del villaggio. Tra i Luba, anche le figure mascherate sono benevole e compaiono in corrispondenza della luna nuova, e il loro ruolo è quello di aumentare la fertilità. Sebbene le maschere maschili e femminili svolgano funzioni non del tutto sovrapponibili, hanno alcuni caratteri in comune: una cresta frontale, gli occhi rotondi e fortemente sporgenti, le narici svasate, la bocca e le labbra a forma di cubo, una decorazione a strisce colorate. Gli storici dell'arte e gli antropologi hanno nutrito un interesse sempre più evidente per le maschere Kifwebe negli
Kifwebe masks are ceremonial objects used by the Songye and Luba (Democratic Republic of Congo) companies, where they are worn with a long beard of plant fibers and costumes composed of a long robe. As in other Central African cultures, the same mask can be used in magical, religious or festive ceremonies. To understand Kifwebe masks it is essential to consider them within the cosmogony of the rainbow snake, the processing of metals in the forge and other plant and animal symbols. Among the Songye, female masks of a benevolent nature reveal what is hidden and balance the red and white energy associated with two successive initiations, the so-called bukishi. The male masks, more aggressive, were involved from the beginning in social control and had a kind of police role, carried out according to the instructions of the village elders. The two male and female forces act in a balanced way to strengthen harmony within the village. Among the Lubas, even masked figures are benevolent and appear at the new moon, and their role is to increase fertility. Although male and female masks perform functions that are not entirely overlapping, they have some characteristics in common: a frontal crest, round and strongly protruding eyes, flared nostrils, cube-shaped mouth and lips, a striped decoration Colored. Art historians and anthropologists have had an increasingly obvious interest in Kifwebe masks in the