Le sette principesse - 9788817170963

Com’è noto, o schemadela fiabad’iniziazione presenta ’eroe in una condizione inizialedi stasi, un persorso ineareda intraprendere, una pluralitàdi ostacolida superare (possibilmente con inizio favorevole, progressivadifficoltà crescente, ansiada sconfitta, speranza rigenerata), apprododefinitivo e trionfo finale con mutazionedelo statusdel personaggio. Com’è parimenti noto, o schemadela fiabad’iniziazione ha nel matrimonio a sua conclusione funzionale. Pertanto puòdirsi, ricordando Propp, che a tradizione occidentaledela fiaba utilizza e nozze come ultimo evento catartico, come ultimo stadio possibile. "E vissero felici e contenti" è,d’altro canto, il sugelo trascritto. ’Le sette principesse’di Nezami, poema persianodel XII secolo, mostra invece una funzione narrativa e simbolicadifferentedele nozze: non meta ma ritualedi passaggio; non evento univoco il cui posto è necessariamente nele ultime pagine ma accadimento-prova esso stesso, reiterato e ripetuto più volte.differenza anchedovuta ala stuttura socialedi riferimento (è ad Oriente che a poligamia è forma familiare consentita), caratterizza questa splendida unga novela - vero e proprio ornato intreccio fiabesco - in cui i matrimoni sono sette ed in cui, ad ognuno, seguedi volta in volta un maggior pregio sociale ed esteticodela consorte ed un crescente ivelodi peripezie, persecuzioni, sofferenze e incantesimida affrontare. Ad ogni prova una sposa,diremmo, ovvero: a sposa non è ’oggettodel trionfo ma ’elemento che contraddistingue a crescita e - per convinzione persiana - e spose si sommano come si somma saggezza, come si somma valore.