Mario Negri. Scultore a Milano. Ediz. a colori - 9788857242927

Mario Negri. Scultore a Milano. Ediz. a colori: A trent'anni dall'ultima grande retrospettiva, la scultura di Mario Negri (1916-1987) è ospite negli spazi di Villa Necchi Campiglio, dove entra in dialogo con le stanze dell'abitazione e con alcuni pezzi della collezione Gian Ferrari. Artista e intellettuale, autore di opere intessute di raffinati rimandi culturali alla storia della scultura, amico di umanisti e scrittori (da Giovanni Testori a Vanni Scheiwiller) ma anche di grandi figure internazionali come Alberto Giacometti, Negri è stato un punto di riferimento per una certa cultura artistica e letteraria milanese. Negli ambienti disegnati da Piero Portaluppi la sua opera trova una nuova casa. Negri stesso, infatti, aveva sostenuto che le sculture non sono presenze isolate ma attori di una rappresentazione nello spazio, come erme ieratiche e solitarie di una misteriosa popolazione che parla una lingua moderna ma porta con sé un respiro antico. Realizzata in occasione della mostra a cura di Luca Pietro Nicoletti con Chiara, Marina e Maria Laura Negri, la monografia presenta i contributi del curatore e di Flavio Fergonzi, Alessandro Del Puppo, Duccio Nobili, oltre alle testimonianze di Chiara Negri, Ruggero Savinio, Enrico Della Torre, Arno Hammacher e alle opere dell'artista.
Thirty years after the last major retrospective, Mario Blacks's sculpture (1916-1987) is a guest in the spaces of Villa Necchi Campiglio, where he enters into dialogue with the rooms of the house and with some pieces from the Gian Ferrari collection. Artist and intellectual, author of works woven with refined cultural reference to the history of sculpture, friend of humanists and writers (from Giovanni Testori to Vanni Scheiwiller) but also of great international figures such as Alberto Giacometti, Blacks was a a reference point for a certain Milanese artistic and literary culture. In the rooms designed by Piero Portaluppi his work finds a new home. Blacks himself, in fact, had argued that the sculptures are not isolated presences but actors of a representation in space, as hermes and solitary of a mysterious population that speaks a modern language but carries with it an ancient breath. Created on the occasion of the exhibition curated by Luca Pietro Nicoletti with Chiara, Marina and Maria Laura Blacks, the monograph presents the contributions of the curator and Flavio Fergonzi, Alessandro Del Puppo, Duccio Nobili, in addition to the testimonies of Chiara Blacks, Ruggero Savinio, Enrico Della Torre, Arno Hammacher and the artist's works.