Essere un altro (un poco), essere altrove (qualche volta) - 9788891096463

Essere un altro (un poco), essere altrove (qualche volta): "Io scommetto che il mio bigliettino di auguri a Ferdinando cela un suggerimento del mio inconscio e che, quale che sia...io lo seguirò!" Così, senza neanche accorgersene, uno si cambia la vita. Pensa di star vivendo un giorno normale, un'ora normale, ai quali altre ore e altri giorni seguiranno, esattamente con la stessa cadenza, la medesima trama, e quelle piccole variazioni sul tema che impediscono al futuro di diventare un'abitudine, ed all'abitudine di diventare una noia. Pensa che per cambiargli la vita gli ci voglia una decisione responsabile, meditata e sofferta, come un matrimonio, una nascita, un nuovo lavoro. Oppure le quattro battute d'orchestra del Destino, il rullo di tamburi di una morte, la fanfara di una lotteria, la geremiade nazionale di una catastrofe. E nell'attesa di questi eventi rari o improbabili, si crogiola nella sicurezza che nulla cambierà, se lui non vorrà. E invece no. Senza nessun preavviso, nessun sentore, nessuno spartiacque tra lo ieri confortevolmente noto e il domani paurosamente irriconoscibile, si trova la vita cambiata da una minuzia, una bazzecola, una insignificante trivialità. Non del Destino, non della Sorte: sua.
"I bet you my card birthday card to my unconscious and a suggestion of Ferdinand who will follow him, sia...io!" So, without even realizing it, you change your life. Think of star going through a normal day, a normal time, to whom more hours and more days will follow, with exactly the same Cadence, same plot, and those little variations that prevent the future to become a habit, and habit of becoming a bore. Expected to change his life takes a responsible decision, meditated and painful, like a wedding, a birth, a new job. Or the four bars of orchestra of destiny, the drumbeat of a death, the fanfare of a lottery, the national geremiade of a catastrophe. And waiting for these rare events or improbable, basks in the security that nothing will change, if he doesn't want to. But it wasn't. Without warning, no inkling, no dividing line between the known and the comfortably yesterday tomorrow fearfully changed beyond recognition, is the changed life from a minutiae, a no brainer, an insignificant trivialities. Not fate, not of fate: his.