Fernanda e gli elefanti bianchi di Hemingway - 9788817045599

Fernanda e gli elefanti bianchi di Hemingway: A metà degli anni Cinquanta, Ernest Hemingway è ormai prostrato da un'esistenza trascorsa sull'orlo del baratro. Quando però Fernanda Pivano lo informa che in Lucania si aggira una strana bestia bianca, a metà tra un elefante e un mammut, la sua indole di cacciatore ha un brusco sussulto: non può mancare al safari più eccitante della propria vita. La Lucania è "una terra meravigliosa e sconosciuta in cui ci si può imbattere in tante diavolerie che hanno dell'incredibile". Così Hemingway sbarca in Italia e intraprende un viaggio al Sud che è ricerca di una belva enorme ma sfuggente. E che, per il vecchio scrittore, sarà anche l'occasione per la più inattesa e intensa delle storie d'amore. Nel suo nuovo romanzo, Raffaele Nigro racconta un episodio forse accaduto davvero forse no, appreso dalla Pivano nello spazio di una notte in auto da Milano a Roma. E ci rivela che viviamo in una terra di confine tra aspirazione alla felicità e ansia di morte e che il presente non può essere mai disgiunto dal passato. Un sentimento che appartiene a Hemingway, ma anche all'umanità intera, incarnato e descritto dalla grande letteratura del Novecento.
In the mid-fifties, Ernest Hemingway is now prostrate from a life spent on the verge of the abyss. But when Fernanda Pivano informs him that in Lucania wanders a strange white beast, a cross between an elephant and a mammoth, its character of Hunter has a sharp gasp: can't miss the most exciting safari of her life. Lucania is "a wonderful land and unknown where one can come across so many weird things that are incredible." So Hemingway arrives in Italy and embark on a journey to the South which is searching for a beast huge but elusive. And that, for the old writer, will be an opportunity for the most unexpected and intense love stories. In his new novel, Raffaele Nigro recounts an episode really happened maybe maybe not, learned from Violence in the space of a night drive from Milan to Rome. It reveals to us that we live in a borderland between striving for happiness and anxiety of death and that this can never be separated from the past. A feeling that belongs to Hemingway, but also to the whole of humanity, embodied and described by the great literature of the twentieth century.