Non dualismo - 9788842823162

Non dualismo: «Chi sono io? Che cos'è il mondo che vedo? Dove ero prima di nascere e dove andrò dopo la morte?» Sono queste le domande rivolte con maggiore insistenza a Nisargadatta Maharaj, negli ultimi anni della sua vita terrena, da centinaia di visitatori arrivati in India per ascoltare gli insegnamenti del venerabile maestro. Conversazioni che possono durare intere giornate o pochi istanti, ma sempre cariche della stessa intensità, del medesimo desiderio di conoscenza e condivisione. L'ingiustificata paura dell'aldilà, la caducità del mondo, il mistero della nascita e il principio d'identità dell'uomo con l'Assoluto percorrono questi dialoghi nel profondo e ne tessono la trama cruciale. Raccontando storie apparentemente semplici, ma cariche di significati astrali, Nisargadatta mostra come le preoccupazioni e i problemi quotidiani, la ricerca del successo e le insoddisfazioni non siano altro che il frutto di un antico fraintendimento: noi non siamo il corpo che ci è stato dato, la nostra felicità non riuscirà mai a risolversi nelle gioie effimere e nei piaceri della vita che esperiamo attraverso di esso, né possiamo affidargli il compimento del nostro destino. Per il maestro indiano, infatti, questa realtà in cui viviamo ha la consistenza di un grande sogno collettivo: un film, il cui epilogo è già scritto, all'interno del quale la nostra mente proietta di continuo storie, tesse ricordi, mette in scena affetti, amori, tragedie. Bisogna allora fermarsi, dare ascolto alle proprie domande interiori, lasciandosi trasportare da queste fino a discernere, oltre l'«illusione dell'io», ciò ch
"Who am I? What is the world I see? Where was I before I was born and where will I go after I die?" These are the questions most insistently asked of Nisargadatta Maharaj, in the last years of his earthly life, by hundreds of visitors who came to India to hear the teachings of the venerable master. Conversations that can last entire days or a few moments, but always charged with the same intensity, of the same desire for knowledge and sharing. The unjustified fear of the afterlife, the transience of the world, the mystery of the birth and the principle of identity of man with the Absolute go through these dialogues in depth and weave the crucial plot. Telling seemingly simple stories, but laden with astral meanings, Nisargadatta shows how daily worries and problems, the pursuit of success and dissatisfaction are nothing more than the result of an ancient misunderstanding: we are not the body that has been given to us, our happiness will never be resolved in the ephemeral joys and pleasures of life that we experience through it, nor can we entrust it with the fulfillment of our destiny. For the Indian master, in fact, this reality in which we live has the consistency of a great collective dream: a film, whose epilogue is already written, within which our mind continuously projects stories, weaves memories, stages affections, loves, tragedies. It is therefore necessary to stop, to listen to one's inner questions, to allow oneself to be carried away by them until they discern, beyond the "illusion of the self", what