La lettera a Hitler. Storia di Armin T. Wegner, combattente solitario contro i genocidi del Novecento - 9788804660682

La lettera a Hitler. Storia di Armin T. Wegner, combattente solitario contro i genocidi del Novecento: Un giorno nel 1965 Johanna, una studentessa universitaria tedesca in cerca di un'occupazione a Roma, legge sul "Messaggero" un'inserzione: "Poeta tedesco ricerca segretaria tedesca". Poco dopo essere stata assunta, il sedicente poeta le detta una lunga lettera in difesa degli ebrei che sostiene di aver scritto e spedito a Hitler nel 1933, e le chiede di inviarla a centinaia di indirizzi tedeschi, fra cui quelli di alcuni giornali. Johanna è convinta di avere di fronte un millantatore, ma dovrà ricredersi quando, tornata in Germania, si metterà a indagare sul suo datore di lavoro, ripercorrendo così passo passo la vita di Armin T. Wegner, scrittore e strenuo difensore dei diritti umani, riconosciuto dagli armeni come "giusto" per essere stato uno dei primi a denunciare il dramma del loro popolo: il genocidio del 1915-16. Quello stesso riconoscimento Armin lo aveva ricevuto nel 1967 anche in Israele, con un albero nel giardino dei giusti di Yad Vashem, proprio per la lettera al Führer e la denuncia delle leggi antisemite. Gabriele Nissim ne ha ricostruito la straordinaria vita, anche sulla base delle tante lettere custodite negli archivi di famiglia. Dopo aver servito nell'esercito tedesco, alleato dei Giovani Turchi, come ufficiale medico durante la Prima guerra mondiale - e aver assistito come testimone diretto al genocidio degli armeni (sono sue le uniche fotografie esistenti dello sterminio) -, a metà degli anni Venti Wegner diventa comunista...
One day in 1965 Johanna, a German college student looking for a job in Rome, law on the "Messenger" ad: "German poet research German Secretary". Shortly after he was hired, the self-styled poet called a long letter in defense of the Jews who claims to have written and sent to Hitler in 1933, and asks her to send it to hundreds of German addresses, including those of some newspapers. Johanna is convinced to have faced a boaster, but will have to think again when, back in Germany, will investigate on his employer, so step by step the life of Armin t. Wegner, writer and advocate of human rights, recognized by the Armenians as "right" for being one of the first to denounce the plight of their people: the genocide of 1915-16. That same recognition in Israel in 1967 Armin had received, with a tree in the garden of the righteous from Yad Vashem, precisely because of the letter to the F??hrer and the complaint of anti-Semitic laws. Gabriele Nissim has rebuilt the extraordinary life, also on the basis of many letters preserved in the archives of family. After serving in the German army, an ally of the young Turks, as a medical officer during the first world war-and seeing as an eyewitness to the Armenian genocide (are the only existing photographs of extermination)-in the mid-1920s, Wegner becomes a Communist ...