Parafrasi del Vangelo di San Giovanni. Canto sesto - 9788810420638

Parafrasi del Vangelo di San Giovanni. Canto sesto: Poeta tardoantico del V secolo, nativo di Panopoli, Nonno ha composto il più lungo poema mitologico di tutta la letteratura greca, le Dionisiache e, sul versante cristiano, con la Parafrasi ha scelto di tradurre nella sublime musica di eleganti esametri il Vangelo secondo Giovanni, il più consono ad attuare un maggiore richiamo alla filosofia classica e neoplatonica. Mosso dall'intento di realizzare una poesia valida dal punto di vista teologico, un commentario sui generis al quarto vangelo capace di dialogare con un pubblico cristiano, ma anche pagano, poco incline allo stile umile delle Scritture, il poeta di Panopoli recupera il bagaglio espressivo della cultura classica, unita al fascino per la divinità di Cristo. Frutto di una nuova complessiva riconsiderazione della tradizione manoscritta, il testo preso in esame è il Canto sesto della Parafrasi, che presenta l'episodio del miracolo dei pani, la traversata di Cristo sulle acque, il discorso di Cafarnao e la confessione di fede di Pietro. Riproponendo queste tematiche nel raffinato intreccio del codice biblico e di quello epico, Nonno intraprende il difficile lavoro parafrastico anche con il proposito di armonizzare alcuni di quegli aspetti che possono condurre a una sovrapposizione tra paganesimo e cristianesimo, sollecitando il lettore dotto al riconoscimento della portata allusiva insita nei suoi versi. Ecco allora che la figura di Cristo, cantata con i toni dell'epica eroica, può richiamare per certi aspetti Dioniso, Iside o Serapide.
Late antique poet of the 5th century, a native of Panopolis, Grandpa has composed the longest poem of Greek mythological literature, the Dionysian and Christian side, with the paraphrase chose to translate in the sublime music of elegant hexameters on the Gospel according to John, the best suited to implement greater reference to Platonic and classical philosophy. Moved by the desire to create a poem effective theological viewpoint, a commentary on the fourth Gospel sui generis able to dialogue with Christian audiences, but also Pagan, disinclined to humble style of Scripture, the poet of panopolis retrieves the expressive baggage of classical culture, combined with the charm to the divinity of Christ. The result of a new overall reconsideration of the manuscript tradition, the text under consideration is the sixth of the Paraphrase, presenting the episode of the miracle of the loaves, the crossing of Christ on the waters, the discourse at Capernaum and Peter's confession of faith. Presenting these issues in biblical epic and elegant code weaving, Grandpa takes the hard work parafrastico also with the purpose to harmonise some of those aspects that can lead to an overlap between paganism and Christianity, urging the reader recognition flow duct allusive inherent in his verses. That's why the figure of Christ, performed with epic heroic tones, can draw in some respects Dionysus, Isis or Serapis.