533. Il libro dei giorni - 9788870916096

533. Il libro dei giorni: Infaticabile esploratore di culture lontane, da oltre quarant'anni Cees Nooteboom si ferma d'estate a Minorca, «isola del vento»: certi legami non li scegliamo, ci sono e basta, e il legame dello scrittore olandese con la Spagna è di questa natura, insondabile. È nella dimora minorchina, con lo studio pieno di libri e il giardino presidiato dagli autoctoni dei regni vegetale e animale, che hanno inizio i 533 giorni di stesura di queste riflessioni. Non un diario, non un insieme di moti dell'animo organizzato per date, ma un «libro dei giorni», per trattenere «qualcosa del flusso di pensieri, delle letture, di quel che si vede». Cactus, palme, tartarughe, ragni hanno forse un proprio linguaggio, che però resta impenetrabile. Nooteboom si interroga con l'umiltà del profano su misteri botanici e zoologici, li intreccia alla sua passione per le lingue umane aprendo ponderosi dizionari, resta in ascolto quando scopre suoni nei rumori, alza lo sguardo su Cassiopea e si fa astronomo e mitologo. Ogni impressione è passata al vaglio del deposito memoriale di una lunga vita di esperienze e letture, che spalanca finestre su vasti orizzonti: la Divina Commedia e i libri che ha generato, l'impossibile incontro tra Montaigne e la musica di Feldman, il disprezzo dell'amatissimo Borges per l'amatissimo Gombrowicz, il volo infinito dei Voyager, il ripetersi della storia come tragedia e mai come farsa. Una rapsodia meditativa che vorrebbe escludere il rumore dell'attualità, ma che nell'attualità - della Catalogna, della Spagna, di un'Europa lacerata - deve più volte tornare, perché se come d
Indefatigable explorer of distant cultures, for over forty years Cees Nooteboom has stopped in the summer in Menorca, "island of the wind": certain ties we do not choose them, they are and that's it, and the Dutch writer's connection with Spain is of this nature, unfathomable. It is in the minor sunhouse, with the study full of books and the garden manned by the natives of the vegetable and animal kingdoms, which begin the 533 days of writing these reflections. Not a diary, not a set of motions of the soul organized by dates, but a "book of days", to retain "something of the flow of thoughts, of readings, of what is seen". Cacti, palm trees, turtles, spiders may have their own language, but it remains impenetrable. Nooteboom questions with the humility of the profane on botanical and zoological mysteries, weaves them to his passion for human languages by opening ponderous dictionaries, listens when he discovers sounds in noises, looks up at Cassiopeia and becomes an astronomer and mythologist. Each impression has passed to the memorial repository of a long life of experiences and readings, which opens windows on vast horizons: the Divine Comedy and the books it generated, the impossible encounter between Montaigne and Feldman's music, the contempt of the beloved Borges for the beloved Gombrowicz, the endless flight of voyagers, the repetition of history as a tragedy and never as a farce. A meditative rhapsodia which would like to exclude the noise of current events, but which in the present day - of Catalonia, Spain, of a torn Europe - must repeatedly return, because if as d