Norvegia. The passenger. Per esploratori del mondo - 9788870915686

Norvegia. The passenger. Per esploratori del mondo: Paesaggi mozzafiato, turismo in ascesa, democrazia in salute, una posizione stabile e decennale nella top ten del Pil pro capite e dell'uguaglianza di reddito, il più grande fondo sovrano al mondo, primo posto nell'«indice di prosperità», che parametra non solo ricchezza ma anche crescita, livello di istruzione e sanità pubbliche, benessere, qualità della vita e dei servizi sociali, tra i primi cinque nelle classifiche di felicità, parità di genere, percentuale di lettori, di energia da fonti rinnovabili, di auto elettriche, la capitale più sicura d'Europa, la prima ad abolire il traffico, il più basso tasso di recidiva criminale al mondo, ultimo paese per vulnerabilità agli effetti dei cambiamenti climatici... va bene, basta così, anche se l'elenco potrebbe andare avanti pagine. Ma c'è un ma? Certo, i ma ci sono sempre, e qui non sono neanche tanto piccoli. Per dire, ce n'è uno che ha nome e cognome, un «biondino come tanti» che compie uno dei più raccapriccianti atti terroristici mai visti, che sarebbe un errore imputare a follia isolata. E poi, per esempio, c'è l'elefante. Quello nella stanza. È passato mezzo secolo dalla scoperta del petrolio al largo delle coste norvegesi, il vero demiurgo del paese più verde del mondo. La domanda è: può uno dei maggiori esportatori di greggio professarsi paese più verde del mondo? In questo libro si parte da qui, dalla fine, che poi è l'inizio di tutto. Dopo vedremo anche il resto, riempiendoci di meraviglia per questa nazione modello. Ma c'è un'altra cosa che sorprende: che le voci più critiche, le meno disposte a chiudere un occhio
Breathtaking landscapes, rising tourism, healthy democracy, a stable and decade-long position in the top ten of GDP per capita and income equality, the largest sovereign wealth fund in the world, first place in the 'prosperity index', which not only wealth but also growth, level of education and public health, well-being, quality of life and social services, among the top five in the rankings of happiness, gender equality, percentage of readers, energy from renewable sources, electric cars, the safest capital in Europe, the first to abolish trafficking, the lowest rate of criminal recidivism in the world, the last country due to vulnerability to the effects of climate change... okay, that's enough, though the list might go on pages. But is there a but? Sure, but there are always, and they're not even that small here. To say, there is one who has a first and last name, a 'blond like so many' who carries out one of the most gruesome terrorist acts ever seen, which would be a mistake to blame for isolated madness. And then, for example, there's the elephant. The one in the room. It has been half a century since the discovery of oil off the coast of Norway, the true demiurge of the greenest country in the world. The question is: can one of the world's largest crude exporters profess to be the greenest country in the world? In this book we start from here, from the end, which then is the beginning of everything. After that we will also see the rest, filling us with wonder for this model nation. But there is another thing that is surprising: that the most critical voices, the least willing to turn a blind eye