L'occhio che ascolta. Medicina ed empatia - 9788877135711

L'occhio che ascolta. Medicina ed empatia: Eminente cardiologo, da decenni impegnato nella lotta contro il cancro, Giorgio Noseda ha contribuito in modo decisivo ai progressi del settore medico ticinese. Grande sostenitore della medicina scientifica e tecnologica, Noseda è però altrettanto convinto della necessità di "umanizzare" la medicina e non si stanca di ricordarci che la medicina è una scienza applicata in cui l'empatia tra medico e paziente gioca un ruolo fondamentale. Ed è proprio questo stretto legame tra le esperienze della vita e la scienza a costituire il filo conduttore della lunga conversazione con Giulia Fretta. Sollecitato dalla giornalista, Noseda rievoca alcuni momenti centrali della sua stessa storia familiare e professionale: l'infanzia a Chiasso e il forte legame con i genitori, il sostegno della moglie nonostante la sua professione totalizzante, il rapporto con il mistero della trascendenza, i progetti umanitari, gli incontri con personalità del mondo scientifico, come il Premio Nobel Renato Dulbecco, e con artisti di fama internazionale come Jean Tinguely e Arturo Benedetti Michelangeli, l'esperienza politica quale deputato in Gran Consiglio, senza dimenticare la breve, entusiasmante ma anche sofferta esperienza del "Quotidiano", giornale progressista fondato insieme a Silvano Toppi e altri. Con le testimonianze di Umberto Veronesi, Silvano Toppi e Guido Ceronetti.
Eminent cardiologist has for decades engaged in the fight against cancer, Giorgio Noseda contributed decisively to the progress of the medical industry. Big supporter of scientific and technological medicine, Noseda, however, is equally convinced of the need to "humanize" medicine and never tires of reminding us that medicine is an applied science in which empathy between doctor and patient plays a key role. And it is precisely this close relationship between the experiences of life and science constitute the leitmotif of long conversation with Giulia quickly. Asked by journalist, Noseda recalls some highlights of his own family history: his childhood in Chiasso and the strong relationship with parents, the support of his wife despite her profession, encompassing the relationship with the mystery of transcendence, humanitarian projects, meetings with personalities from the world of science, as the Nobel Prize winner Renato Dulbecco, and with internationally renowned artists such as Jean Tinguely and Arturo Benedetti Michelangeli , political experience as a member of the Grand Council, without forgetting the brief, exciting but also suffered "daily" experience, progressive newspaper founded together with Silvano Toppi and others. With the testimonies of Umberto Veronesi, Silvano Toppi and Guido Ceronetti.