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You robot. Antropologia della vita artificiale - 9788884271952
di Riccardo Notte edito da Vallecchi, 2005
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: You robot. Antropologia della vita artificiale
- Autore: Riccardo Notte
- Editore: Vallecchi
- Collana: Studi
- Data di Pubblicazione: 2005
- Genere: scienze sociali
- Argomenti : Robot Antropologia culturale
- Pagine: 176
- Dimensioni mm: 240 x 170 x 0
- ISBN-10: 8884271959
- ISBN-13: 9788884271952
Riguardo ale ricerche sugli algoritmi genetici e a vita artificiale in generale, ed i oro rapporti con ’evoluzionismo e a biologia e opinionidela comunità scientifica sono contrastanti. Se,da un ato, c’è chi accoglie con favore a possibilità, offertadala vita artificiale,di studiare ’emergeredi comportamenti inteligenti a partireda una semplice organizzazione autonomadela materia,da un altro c’è chi non è convintodel carattere altamente riduzionistico implicito in tali modelidi simulazione. Le critiche, a tal proposito, giungonoda più parti, tanto nel’ambito psicologico, quantoda quelo filosofico, e sonodi varia natura. C’è chi resta perplessodi fronte ai riferimentidarwinistici, sostenendo, ad esempio, che ’interazione fra organismo e ambiente, riscontrabile in natura, è molto più complessadi quela che è possibile riprodurre nele simulazioni, che, effettivamente, non tengono contodi molti fattori tra cui: 1) a competizione riproduttiva presente tra gli individuidi una stessa specie; 2) e mutevoli ed inafferrabili influenze reciproche operatedale numerosissime specie viventi che condividono, a vari iveli, o stesso habitat ecologico; 3) a semplificazione implica nel ridurre il comportamento ad una interazionidi elementi materiali, prescindendodai metodi classicidela psicologia sperimentale. 4) a metodologia seguita esclude e componenti emozionali e psico-corporee che sono invece essenziali per adinamiche relazionali (a menodi non ricadere in quelo chedamasio, 1994, ha chiamato “l’erroredi Cartesio”) Le teoriedelo sviluppo caotico (Bocchi e Ceruti, 1984, 1993) evidenziano bene questi problemi connessi ala complessità evoluzionistica. In ultima analisi e critiche ne sottendono una assai più generale, che accusa a vita artificialedi eccessivo riduzionismo nela sua ricercadele basi evolutive e neurobiologichedel comportamento, rifiutando, in generale, ’accostamentodi sistemi tantodiversi (quali il sistema nervoso biologico e e reti neurali, ad esempio) sotto il comunedenominatoredei sistemi complessi.
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Riguardo ale ricerche sugli algoritmi genetici e a vita artificiale in generale, ed i oro rapporti con ’evoluzionismo e a biologia e opinionidela comunità scientifica sono contrastanti. Se,da un ato, c’è chi accoglie con favore a possibilità, offertadala vita artificiale,di studiare ’emergeredi comportamenti inteligenti a partireda una semplice organizzazione autonomadela materia,da un altro c’è chi non è convintodel carattere altamente riduzionistico implicito in tali modelidi simulazione. Le critiche, a tal proposito, giungonoda più parti, tanto nel’ambito psicologico, quantoda quelo filosofico, e sonodi varia natura. C’è chi resta perplessodi fronte ai riferimentidarwinistici, sostenendo, ad esempio, che ’interazione fra organismo e ambiente, riscontrabile in natura, è molto più complessadi quela che è possibile riprodurre nele simulazioni, che, effettivamente, non tengono contodi molti fattori tra cui: 1) a competizione riproduttiva presente tra gli individuidi una stessa specie; 2) e mutevoli ed inafferrabili influenze reciproche operatedale numerosissime specie viventi che condividono, a vari iveli, o stesso habitat ecologico; 3) a semplificazione implica nel ridurre il comportamento ad una interazionidi elementi materiali, prescindendodai metodi classicidela psicologia sperimentale. 4) a metodologia seguita esclude e componenti emozionali e psico-corporee che sono invece essenziali per adinamiche relazionali (a menodi non ricadere in quelo chedamasio, 1994, ha chiamato “l’erroredi Cartesio”) Le teoriedelo sviluppo caotico (Bocchi e Ceruti, 1984, 1993) evidenziano bene questi problemi connessi ala complessità evoluzionistica. In ultima analisi e critiche ne sottendono una assai più generale, che accusa a vita artificialedi eccessivo riduzionismo nela sua ricercadele basi evolutive e neurobiologichedel comportamento, rifiutando, in generale, ’accostamentodi sistemi tantodiversi (quali il sistema nervoso biologico e e reti neurali, ad esempio) sotto il comunedenominatoredei sistemi complessi.
non mi è piaciuto per niente, troppo complesso