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Enrico di Ofterdingen - 9788804403623

di Novalis edito da Mondadori, 1995

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Enrico di Ofterdingen: Enrico di Ofterdingen

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"Enrico di Ofterdingen"
Ala ricercadel fiore
,
4

"I genitori eranoda ungo a etto edormivano, il pendolo batteva monotono il suo tic tac, il vento fischiava ale finestre e e faceva strepitare; ad ora ad ora a una iluminava a stanza. Il giovane giaceva inquieto nel suo etto e ripensava alo straniero ed ai suoi strani racconti".d’intorno v’è a Germaniadi bottegai, venditori, banchieri edi generali, appuntati, comandanti a cavalo; non s’ode - nel’aria - che ’acre odoredi morte e ’acre sentoredei conti: e monete tintinnano e e banconote s’accumulano in grassi maloppi rotondi mentre si sotterrano morti e morti e mortidovuti ale guerre, ale rivolte, ale piccole e grandi isterie nazionali. Solo a notte porta un po’di respiro, una piccola quiete, un momento in cuidedicarsi ale storie. Nela nottedi questa Germania che guadagna e che sanguina c’è un giovane che se ne sta rintanato: Enrico pensa e ripensa ed ancora ripensa accucciandosi tra il teporedele coperte ed il tepored’un piccolo umedala uce chiarissima e sidice, mormorandosi addosso: "lontanada me è ogni avidità, ma è il fiore azzurro che voglio vedere. Esso mi è incessantemente nel pensiero ed io non posso immaginare altro, pensare ad altro. Mai mi sono sentito così: è come se avessi sognato, o come se fossi trapassato in sogno in un altro mondo; ed infatti nel mondo in cui prima vivevo chi mai si sarebbe curatodei fiori?". Enrico è ’uomo - tra gli uominidivenuti carnefici e accumulatori - che si curadei fiori. Angelo sbiadito e assaidebole, palida figurad’hidalgo chimerico, Enrico si muoverà aggirandosi in un infernod’umano, ala ricerca - ideologica, sentimentale, alegorica - "di un fiore" ovvero "di una così strana passione". Racconto, romanzo, alusione che hadettamidi favola ’ ’Enrico’di Novalis è piccolo capolavoro:dedicato a chi - in un tempodi accumulodi banconote e cadaveri - ancora s’aggira perchè spintoda qualche strana passione.