Back in URSS. Reportage dal nuovo impero russo - 9788862500777

Back in URSS. Reportage dal nuovo impero russo: Casualmente, ma forse non tanto, nel quarantesimo anniversario dell'invasione della Cecoslovacchia Putin e il suo clone Medvedev hanno inscenato la guerra-lampo di Georgia, riportando alla ribalta il concetto di sfere d'influenza di sovietica memoria. Un conflitto sanguinoso, ma soprattutto un avvertimento: la ricostruzione del potere statale, il potenziamento dell'esercito, il recupero della Chiesa ortodossa, il controllo di ferro sulla stampa sono le tappe di una resurrezione imperiale, cementata dall'ideologia granderussa, che non tollera ai propri confini manovre di avvicinamento all'Occidente. È questa nuova Russia che Novazio racconta nei suoi reportage, che dalle zone di guerra - passata o prossima - si spostano all'interno della società. Raccontando come intellettuali, nuovi ricchi, militari, e soprattutto la gente comune, vivano l'era di Putin, sferzati dall'orgoglio nazionale a vestire di nuovo i panni della grande potenza. Nonostante le fondamenta di questo progetto monumentale - gli introiti legati alla vendita del gas e del petrolio sui mercati occidentali - mostrino, alla luce della crisi economica mondiale, una preoccupante fragilità.
Casually, but maybe not so much, on the 40th anniversary of the invasion of Czechoslovakia Putin and his clone Medvedev faked his war-Flash of Georgia, bringing to the fore the concept of spheres of influence of the Soviet's memory. A bloody conflict, but above all a warning: the reconstruction of State authority, the strengthening of the army, the recovery of the Orthodox Church, the iron control of press are the stages of a resurrection of Imperial, concrete ideology granderussa, which does not tolerate the maneuvers to its borders West. And this new Russia that Novazio tells in his reportage, that from war zones-past or upcoming-moving within the society. Telling how intellectuals, nouveau riche, military, and especially the common people, to live the era of Putin, while being whipped by national pride to wear the shoes of great power. Although the foundations of this monumental project-revenue related to the sale of gas and oil on Western markets-show, in the light of the global economic crisis, a disturbing weakness.