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Il destino della materia. Sulla scena espressionista - 9788856838688
di Rossana Noviello edito da Franco Angeli, 2011
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Il destino della materia. Sulla scena espressionista
- Autore: Rossana Noviello
- Editore: Franco Angeli
- Collana: Nuova serie di architettura
- Data di Pubblicazione: 2011
- Genere: ARCHITETTURA
- Argomento : Architettura contemporanea
- Pagine: 112
- ISBN-10: 8856838680
- ISBN-13: 9788856838688
Il destino della materia. Sulla scena espressionista: Ripercorrendo il tema della costruzione negli anni tra la fine dell.ottocento e gli inizi del novecento, il volume analizza il passaggio dell'architettura dall'universale unità teleologica ottocentesca ad una nuova "universalità" legata al fare che coinvolge non soltanto gli elementi materiali della costruzione ma le stesse categorie estetico-simboliche della sua origine. In questo contesto, grazie anche ad un'analisi comparata di testi di teoria architettonica e di estetica del tempo, che fin da Hegel introduce la costruzione nel sistema ontologico, l'individuazione semperiana di etimi primari dei codici stilistici e il divenire evolutivo della costruzione espressionista appaiono configurarsi come ricerca di un Assoluto a partire dall'oscurità più vischiosa della materia. La costruzione, ricondotta alla nudità originaria della sua materialità, diviene espressione di contenuti cosmici e spirituali che si manifestano attraverso allusioni a processi vitali ad essa immanenti e che procedono dal suo nucleo, in una sorta di struttura monadica, centralizzata. La monade, che agli inizi del novecento è al centro degli interessi di filosofi e mistici ma anche della scienza naturale darwiniana, diviene metafora della costruzione espressionista.
Revisiting the theme of construction in the years between the end of 19th and early 20th centuries, the volume analyzes the transition of architecture from the 19th century to a new universal teleological drive "universality" linked to do that involves not only the material elements of the building but the same aesthetic and symbolic categories of its origin. In this context, thanks to a comparative analysis of texts of architectural theory and aesthetics of the time, that since Hegel introduces the construction system semperiana detection of the primary ontological etymons stylistic codes and future evolution of expressionist building appear to be finding an absolute from the sticky darkness of matter. Construction, traced back to the original nakedness of its materiality, becomes an expression of cosmic and spiritual content that are manifested through allusions to immanent to it and life processes that proceed from its nucleus, in a sort of centralized monadic rates, structure. The Monad, which in the early 20th century is the focus of interest of philosophers and mystics but also natural Darwinian science, becomes a metaphor of the construction expressionist.
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