La rivoluzione italiana. Come fu fatta l'unità della nazione. Nuova ediz. - 9788881557271

La rivoluzione italiana. Come fu fatta l'unità della nazione. Nuova ediz.: Reduce dalle ultime battaglie risorgimentali, Patrick K. O'Clery ricostruisce gli avvenimenti politico-militari che condussero all'unità della nazione italiana. Ripensando, all'indomani della breccia di Porta Pia, l'intera trama del Risorgimento, l'autore ne demitizza valori e protagonisti, lasciando emergere i difetti strut turali che connotarono la formazione del regno d'Italia: il rifiuto di ogni istanza federalistica, l'odio ideologico al Papato e alla tradizione cattolica del Paese, l'opportunismo cinico della classe dirigente, la manipolazione del consenso come prassi di legittimazione, la presenza malavitosa nei partiti politici, la dipendenza dallo straniero, il disprezzo per i vinti della rivoluzione. O'Clery si pone così come pioniere del revisionismo storiografico al quale guardano con diffidenza le vestali di un certo Risorgimento, tramandato a generazioni di italiani come religione civile in sostituzione del cattolicesimo. È giudizio ampiamente condiviso che il sapere storico debba giovare alla comprensione del presente. Tradotto da Alberto Leoni, il volume, in cui si accolgono entrambi gli studi di O' Clery sul Ri sor gimento (The revolution of the barricades e The making of Italy, il primo inedito in Italia), soddisfa a pieno tale esigenza, additando le lontane radici della debole identità nazionale, che rende oggi l'I talia, più di altri Paesi, inadeguata ad arginare l'ideologia sovranazionale delle oligarchie economico-finanziarie.
Returning from the last battles of the Risorgimento, Patrick k. o' Clery reconstructs the events that led to the political and military unity of the Italian nation. Looking back, after the breach of Porta Pia, the entire plot of the Risorgimento, the author realizes values and protagonists, leaving out the faults caused structural strut that they connoted the formation of Kingdom of Italy: the refusal of any federalist instance, ideological hatred to the papacy and the Catholic tradition of the country, cynical opportunism of the ruling class, manipulating consensus practices of legitimisation, the underworld presence in political parties, the dependency from the foreigner, contempt for the losers of the revolution. O' Clery arises as well as historical revisionism to which pioneer look with distrust the Vestal Virgins of a certain Resurgence, passed down to generations of Italians as civil religion in place of Catholicism. Is broadly shared that the historical knowledge should help in understanding the present. Translated by Alberto Leoni, volume, where we welcome both studies of o' Clery about Ri sor ment (The revolution of the barricades and The making of Italy, the first novel in Italy), satisfies this requirement, pointing to the distant roots of weak identities national, which makes today's Italy, more than other countries, inadequate to stem the supranational ideology of economic-financial oligarchies.