Killing Kennedy. Da Washington a Dallas: la fine del sogno americano - 9788876158964

Killing Kennedy. Da Washington a Dallas: la fine del sogno americano: Perché John Fitzgerald Kennedy doveva morire? Qual è la verità sull'omicidio del trentacinquesimo Presidente degli Stati Uniti? In "Killing Kennedy" O'Reilly e Dugard ripercorrono gli ultimi due anni di JFK. Dal 20 gennaio 1961, giorno del giuramento, fino a quel 22 novembre del 1963, in cui l'uomo che meglio ha incarnato il "sogno americano" finiva la sua vita a Dallas per mano dell'ex tiratore scelto dei Marines, Lee Harvey Oswald, unico responsabile ufficiale di un omicidio ancora avvolto da troppi misteri. La morte di Kennedy è uno degli episodi più drammatici degli ultimi cinquant'anni, un evento che ha cambiato il corso della Storia, non solo statunitense. Per capire il perché di quei colpi di fucile esplosi a Dallas, gli autori mettono in fila uno dopo l'altro i contrasti politici che in piena Guerra Fredda tenevano in ansia il mondo intero: il Vietnam, la lotta al comunismo, che con la Cuba di Castro era arrivato fin dentro "il giardino di casa", le tensioni con l'Urss di Nikita Chruscev. O'Reilly e Dugard tracciano un vivido identikit dei tanti nemici che JFK si era fatto negli Usa: il direttore della Cia Allen W. Dulles, per esempio, silurato nell'aprile 1961 dopo il fallito sbarco nella Baia dei Porci. E, sopra tutti, il più ambiguo, il vicepresidente Lyndon B. Johnson, che mal sopporta il ruolo di secondo. Di lui Kennedy e il fratello Bobby non si fidano, e non lo nascondono.
Because Kennedy had to die? What is the truth about the murder of the thirty-fifth President of the United States? In "Killing Kennedy" O'Reilly and Dugard covering the last two years of JFK. From January 20, 1961, day of oath, 22 November 1963 until then, when the man who best embodied the "American dream" ended his life in Dallas at the hands of former Marine Sharpshooter, Lee Harvey Oswald, responsible officer of murder still enveloped by too many mysteries. Kennedy's death is one of the most dramatic episodes of the last fifty years, an event that changed the course of history, not just the United States. To understand why those gunshots fired in Dallas, the authors line up one after another the political disputes that at the height of the cold war held in the whole world: the Viet Nam, the fight against communism, which with Castro's Cuba had come into "the backyard", tensions with the Soviet Union by Nikita Khrushchev. O'Reilly and Dugard paint a vivid sketch of the many enemies that JFK had been made in the Usa: Cia Director Allen w. Dulles, for example, torpedoed in April 1961 after the failed landing in the Bay of pigs. And, above all, the most ambiguous, Vice President Lyndon b. Johnson, who can not stand the role of a second. Him Kennedy and his brother Bobby do not trust, and not hide it.