La balena e le foglie - 9788899007690

La balena e le foglie: Nei versi de La balena e le foglie [...] a queste due coordinate geografiche certe (Slovenia e Nord-Est dell'Italia) sembrerebbe aggiungersi una terza: i testi che compongono il trittico iniziale Comuna trece, infatti, mostrano un paesaggio, le periferie del centro urbano di Medellín in Colombia, apparentemente inatteso. [...] Quindi, dicevo, lo scorrere nascosto e inatteso del tempo sulle cose e sulle persone, altro grande macro-tema della raccolta, che si contrappone invece a una fissità della memoria, come a dire lesensazioni e lo stare di alcuni giorni che, se non sono più e non potranno mai essere di nuovo, comunque resteranno impressi e rievocati nell'atto del ricordare e del fare testimonianza [...] Per concludere, se Francesco Tomada, in una nota di lettura a Le parole nascono già sporche, parla dei versi di Michele Obit come di «poesia giusta», io, per quanto riguarda questa nuova raccolta, argomenterei più che altro a proposito di una poesia dell'uomo giusto che, inevitabilmente, finisce per uscire sconfitto dallo scontrarsi con il vivere, sorta di novello Giobbe che, però, non sembra avere alcun Dio con cuiriappacificarsi. [...] Dalla prefazione di Carlo Selan
In the verses of The Whale and the Leaves [...] to these two certain geographical coordinates (Slovenia and North-East of Italy) it would seem to be added a third: the texts that make up the initial triptych Comuna trece, in fact, show a landscape, the suburbs of the center Medellin in Colombia, seemingly unexpected. [...] So, I said, the hidden and unexpected flow of time on things and people, another great macro-theme of the collection, which contrasts instead with a fixity of memory, as if to say feelings and the staying of some days that, if they are no longer and can never be again, however they will remain imprinted and recalled in the act of remembering and testifying [...] To conclude, if Francesco Tomada, in a reading note to The Words Are Already Dirty, speaks of Michele Obit's verses as "just poetry", I, as far as this new collection is concerned, I would like to say more than anything about a poem by the right man who, inevitably, he ends up coming out defeated by the clash with life, a kind of new Job who, however, does not seem to have any God with whom to reconcile. [...] From The Preface of Carlo Selan