Tra Don e Danubio. Lo spazio scitico tra nomadismo e sedentarietà - 9788857547923

Tra Don e Danubio. Lo spazio scitico tra nomadismo e sedentarietà: La rara coincidenza dello "spazio geografico / politico" con quello "linguistico / etnico" porta negli studi iranici alla necessità di definire il concetto di Iran esterno ed Iran interno. Lo studio del cosiddetto Iran esterno richiede una riflessione preliminare sull'elemento iranico nelle regioni della Russia meridionale, Ucraina meridionale e del Caucaso. Definiamo l'iranicità di queste regioni "iranicità settentrionale". Questa designazione non è dettata da motivazioni linguistiche: le lingue iraniche si suddividono, sulla base della situazione medio-iranica, in orientali ed occidentali. Tale distinzione è del tutto soddisfacente e non richiede un'ulteriore suddivisione sulla base di elementi a volte, fra l'altro, di dubbia e controversa interpretazione. Intendiamo sottolineare, invece, in questo modo la profonda differenza che esiste fra l'iranicità a nord del mar Nero, del Caucaso e del Caspio e quella ben più nota della Persia e della Media nel suo modo di "realizzarsi". L'iranicità settentrionale è sempre stata avvolta in un velo di mistero. Non ha creato imperi con capitali di pietra, non ci ha lasciato niente di scritto. È un mondo sotto molti aspetti enigmatico e sfuggente, ma non per questo privo di fascino e splendore: alcune pagine di Erodoto dedicate agli Sciti sono brillanti al punto di convincere il lettore a rileggerle anche a distanza di tempo; la produzione artistica scitica rinvenuta nei kurgany, il cosiddetto stile animalistico in particolare, ha arricchito le collezioni e le sale dei principali musei mondiali, dall'Érmitaz al Metropolitan. Chi si occu
The rare coincidence of "geographic space" with that linguistic/ethnic/political "" door in Iranian studies the need to define the concept of Iran outside and inside Iran. The study of the so-called external Iran requires some thinking in the regions of southern Russia on Iranian element preliminary, southern Ukraine and the Caucasus. We define the iranicit?? of these regions "North iranicit??". This designation is not determined by linguistic motivations: the Iranian languages are divided, based on the situation in Eastern and Western Middle Iranian. This distinction is entirely satisfactory and does not require a further breakdown on the basis of, inter alia, sometimes of dubious and controversial interpretation. We wish to emphasize, however, that way the profound difference that exists between the iranicit?? North of the Black Sea, the Caucasus and the Caspian and that much more note of Persia and Media in his way of "realization". The Northern iranicit?? has always been shrouded in a veil of mystery. Hasn't created empires with stone capitals, left us with nothing written. It is a world in many respects, enigmatic and elusive, but not lacking in charm and splendour: some pages of Herodotus dedicated to the Scythians are brilliant to the point of convincing the reader to reread them even after a long time; found in Scythian Neapolis kurgany artistic production, the so-called wildlife style in particular, has enriched the collections and the halls of the main museums, from ??rmitaz at the Metropolitan. Who have