La guancia sull'asfalto - 9788842559764

La guancia sull'asfalto: "E dorme con la guancia sull'asfalto, lungo quanto una scopa col cappello, a una spanna gli passano le ruote dei camion che lo sfiorano di lato". "Attendevamo da tempo che il fondatore del Realismo Terminale desse un saggio compiuto della sua produzione più recente, a dieci anni dal Cielo di lardo; ed eccoci serviti, con questo lauto dono di novanta poesie, tante quanti i numeri della tombola. Suggestione per suggestione, a scorrere i titoli, spavaldamente icastici nella loro asciutta referenzialità, viene subito da pensare alla smorfia, dove sono racchiusi e spiegati tutti i casi della vita. E questo è, in fondo, il libro di Oldani: un variopinto caravanserraglio di oggetti e di persone shakerati nell'immensa betoniera del terzo millennio. Facendo leva sul portentoso congegno della similitudine rovesciata, sua geniale invenzione, riscrive a briglie sciolte la realtà e l'immaginario, fino a darci, con sorprendente facilità, una nuova enciclopedia del mondo. Non aggiunge parole al vocabolario, ma «amplifica la dimensione del linguaggio, provocandogli una precisa mutazione espressiva». Peraltro, a tanto egli giunge senza ricorrere agli effetti speciali cui si affidano parecchi suoi colleghi, convinti che non si possa scrivere vera poesia senza fare gli oscuri o i preziosi: colpisce, al contrario, nei testi di Oldani, la relativa semplicità dei mezzi impiegati, che ricalcano, a volte, moduli e ritmi fin quasi popolareschi. Oldani invera il monito secondo cui bisogna farsi piccoli per essere grandi in un altrove. Ma dietro il fanciullino esuberante, che sa godere, per istinto,
"And he sleeps with his cheek on the asphalt, as long as a broom with a hat, at a span the wheels of the trucks that touch him to the side." "We have long been waiting for the founder of Terminal Realism to give an accomplished essay of his most recent production, ten years after heaven of lard; and here we are served, with this lame gift of ninety poems, as many as the numbers of the tombola. Suggestion by suggestion, to scroll through the titles, boldly icastic in their dry reference, it is immediately to think of the grimace, where all the cases of life are enclosed and explained. And this is, after all, Oldani's book: a colorful caravanserai of objects and people shaken in the immense cement mixer of the third millennium. Leveraging on the portentous device of inverted similarity, his brilliant invention rewrites reality and imagination in loose bridles, to the point of giving us, with surprising ease, a new encyclopedia of the world. It does not add words to the vocabulary, but "amplifies the dimension of language, causing a precise expressive mutation". Moreover, he comes to this without resorting to the special effects to which many of his colleagues rely, convinced that one cannot write true poetry without making the dark or the precious: it strikes, on the contrary, in Oldani's texts, the relative simplicity of the means employees, who sometimes retrace modules and rhythms that are almost popular. Oldani warns that you have to be small to be big in another. But behind the exuberant little boy, who knows how to enjoy, by instinct,