La fine ingloriosa di un mito. Appunti sulla democrazia - 9788887826562

La fine ingloriosa di un mito. Appunti sulla democrazia: Che cos'è la democrazia? Per suoi teorici, un sistema - o metodo - di governo fondato sull'uguaglianza dei cittadini e sull'universalità dei diritti della persona, il parto più riuscito del trionfo della ragione assurto ad emblema della superiorità culturale dell'Occidente e finanche ad approdo finale della storia umana. Un sistema supposto, in quanto tale, necessariamente condivisibile e senza alternative. L'autore si interroga, tuttavia, sulla vera essenza della democrazia, muovendo dalla constatazione che, nelle sue molteplici esperienze, tale sistema o metodo, smentendo le profetiche aspettative dei suoi teorizzatori, per i quali rappresenterebbe il più efficace strumento di progresso, sviluppo e modernità, non ha instaurato il regno della ragione, né ha reso il mondo più giusto, più ricco, più egualitario o più pacifico, né, abbracciando l'idoleggia mercantilista e l'individualismo liberale. Per scoprire che, semmai, sembra valere per essa quanto affermato da Erik Peterson riguardo alle religioni monoteiste, nelle quali, ad avviso dell'esimio teologo si anniderebbero le radici della dittatura, della violenza e della guerra. Al pari di esse, infatti, la democrazia si scopre un sistema di guerra che si ammanta di pace, riuscendo così ad abbassare le difese etiche e psicologiche dei governanti ed a farsi accettare come bene supremo. Un sistema la cui vera funzione, come ammettono, del resto, alcuni suoi autorevoli teorici, è quella di garantire la pace sociale e la conservazione dell'ordine esistente, proponendosi come utile strumento delle classi dominanti.
What is democracy? For its theorists, a system - or method - of government based on the equality of citizens and the universality of the rights of the person, the most successful birth of the triumph of reason that has become an emblem of the cultural superiority of the West and even the final landing place of human history. A system supposed, as such, necessarily shareable and without alternatives. The author, however, questions the true essence of democracy, starting from the observation that, in his many experiences, this system or method, belying the prophetic expectations of its theorizers, for whom it would represent the most effective instrument of progress, development and modernity, has not established the reign of reason, nor has it made the world more just, richer, more egalitarian or more peaceful, nor, embracing mercantilist idolism and liberal individualism. To discover that, if anything, what Erik Peterson said about monotheistic religions seems to apply to it, in which, in the opinion of the eminent theologian, the roots of dictatorship, violence and war would lurk. Like them, in fact, democracy discovers itself to be a system of war that cloaks itself in peace, thus managing to lower the ethical and psychological defenses of the rulers and to be accepted as the supreme good. A system whose true function, as some of its authoritative theorists admit, is to guarantee social peace and the preservation of the existing order, proposing itself as a useful tool of the ruling classes.