Opere. Vol. 3: Il tempio simbolo cosmico. Analogia del soggetto - 9788862276283

Opere. Vol. 3: Il tempio simbolo cosmico. Analogia del soggetto: Il terzo volume dedicato all'opera di Marco Maria Olivetti presenta due saggi, Il tempio simbolo cosmico, del 1967, e Analogia del soggetto, del 1992. Il primo, che costituisce una duplice apertura nel settore dell'arte e della religione, contiene un'analisi approfondita della trasformazione dell'orizzonte del sacro nell'età della tecnica. La rinascita dell'architettura sacra nella nostra era tecnologica, e spesso attraverso l'utilizzazione di strumenti messi a disposizione dal progresso, viene analizzata dall'autore attraverso un serio studio critico; l'elaborazione di una filosofia del tempio è un'introduzione significativa per quegli studiosi di arte sacra, filosofia e teologia, che dovrebbero concorrere con i nuovi tecnici dell'architettura a risolvere il problema della costruzione sacra. La tesi del secondo testo (Analogia del soggetto) è che non esiste un'essenza dell'essere umano. Tale essenza è "immaginata", e senza siffatta immaginazione l'essere e l'umano non si coapparterrebbero. All'assenza come forma della presenza, all'assenza massimamente presente della società, sono volte in particolare le considerazioni della prima parte del libro (il motivo ritorna nelle appendici). La seconda parte si impegna nella discussione delle proposte contemporanee di ripensamento dell'appercezione trascendentale in chiave etica. La terza parte cerca di "rintracciare" il pensiero rappresentativo, cioè di rimetterlo sulla "giusta" traccia della rappresentazione.
The third volume devoted to the work of Marco Maria Olivetti has two essays, The cosmic symbol Temple of 1967, and the subject's Analogy, of 1992. The first, which is a double opening in the field of art and religion, contains an in-depth analysis of the transformation of the horizon of the sacred in the age of technology. The revival of sacred architecture in our technological age, and often through the use of tools provided by the progress, it is parsed by the author through a serious critical study; the development of a philosophy of the temple is an introduction to those scholars of sacred art, philosophy and theology, which should compete with new architectural technicians to solve the problem of the sacred building. The thesis of the second text (Analogy of the subject) is that there is an essence of the human being. This essence is "imagined", and no such human being and coapparterrebbero imagination. The absence as a form of presence, the absence of the company, are especially present in particular the considerations of the first part of the book (the motif recurs in the appendices). The second part is committed in the discussion of the contemporary proposals of rethinking of the transcendental apperception in ethics. The third part tries to "trace" representative thinking, that is, to put it back on the right track.