Fughe e rincorse. Ancora sul Novecento - 9788885716674

Fughe e rincorse. Ancora sul Novecento: Che secolo è stato, in Italia, il Novecento? Che vie ha intrapreso? Che tipo di contestazioni ha ricevuto? Seppure universalmente dominante (soprattutto nelle Americhe e nel Terzo Mondo), il genere del romanzo non ha mostrato in Italia la forza che ha avuto altrove, mentre originale e convincente è stato il percorso d'una prosa spuria e anche elzeviristica, plurale, nutrita di immaginazione saggistica. Entro questa prospettiva, il libro si propone di riaprire il dossier per riverificare la qualità di alcune importanti esperienze. Le fughe, intanto: quelle dal centro romanzesco, in direzione d'una periferia ideologicamente degradata, di certa scrittura di genere (i Beati Paoli, i gialli di Camilleri), o accademicamente sperimentale (il Gruppo 63), se non irreparabilmente kitsch (De Luca, Niffoi, Santacroce, Agus). Le rincorse poi: che ritornano alla grande tradizione romanzesca, per riproporla in diversa guisa (Deledda, Alvaro, Moravia, Soldati, Bassani, Cassola, la esplosiva e magnificamente anacronistica Morante). Non poteva mancare una ricognizione anche storica su quella che forse ha dato i migliori risultati nel secolo appena trascorso, la prosa critica (Garboli, Baldacci).
What century was, in Italy, the twentieth century? That way it undertook? What kind of complaints received? Although universally dominant (especially in the Americas and in the third world), the genre of the novel did not show in Italy the strength that he had elsewhere, while original and compelling was the location of a spurious prose and also elzeviristica, plural, nourished imaginative nonfiction. Within this perspective, the book aims to reopen the dossier to recheck the quality of some important experiences. Meanwhile leaks: those from Central romance, in the direction of a suburban ideologically degraded, some writing genre (i Beati Paoli, the yellows of Camilleri), or academically experimental (63 group), if not irreparably kitsch (De Luca, Niffoi, Santacroce, Agus). The chased then: returning to the great tradition of romance, to present it again in a different guise (Deledda, Alvaro, Moravia, soldiers, Bassani, Cassola, explosive and wonderfully anachronistic Morante). Could not miss a historic recognition also on that which perhaps gave the best results in the last century, the prose criticism (Garboli, Baldacci).