Le epistole. Libro 1° - 9788876426322

Le epistole. Libro 1°: Orazio nelle Epistole dichiara di voler abbandonare gli scherzi della giovinezza per concentrarsi sulle riflessioni morali che potranno essergli utili in una vecchiaia percepita ormai come imminente. Ritiratosi, dunque, in una dimensione di ricerca interiore, abbandona i metri lirici e torna all'esametro, il verso con cui aveva esordito al tempo delle Satire; e scrive lettere a destinatari illustri, come Mecenate o il futuro imperatore Tiberio, oppure meno noti, come il suo fattore o giovani amici intraprendenti. Il risultato è una forma letteraria, quella dell'epistola in versi - del tutto nuova nell'antichità - destinata a grande fortuna fino all'età moderna. Essa serve a Orazio per ripensare la propria esperienza personale (anche di poeta), affrontare importanti temi filosofici, concedersi riflessioni acutissime sui beni e i mali del mondo e dell'animo.
Horace in the Epistles declares that he wants to abandon the jokes of youth to concentrate on the moral reflections that will be useful to him in an old age perceived as imminent. He withdrew, therefore, in a dimension of inner research, abandoning the lyrical meters and returning to the Hexanometer, the verse with which he had made his debut at the time of the satires; And he writes letters to illustrious recipients, as patron or the future emperor Tiberius, or lesser known, as his factor or young enterpribing friends. The result is a literary form, that of the verse epistle-entirely new in antiquity-destined to great fortune until the modern age. It serves Horace to rethink his own personal experience (also of poet), to face important philosophical themes, to indulge in acuteness reflections on the goods and evils of the world and of the soul.