Migrazioni mediterranee. Migranti, minoranze e matrimoni a Venezia nel basso Medioevo - 9788815251312

Migrazioni mediterranee. Migranti, minoranze e matrimoni a Venezia nel basso Medioevo: La città di Venezia, crocevia di mondi e di culture, contava, tra basso Medioevo e prima età moderna, comunità consistenti di stranieri tedeschi, albanesi, dalmati e slavi, greci, armeni, ebrei e turchi musulmani, oltre a un numero assai considerevole di schiavi. Questo volume analizza le modalità di inserimento degli stranieri, le loro strategie di adattamento alla città e la pluralità di interazioni tra la società di accoglienza e le sue minoranze. L'autore mette a fuoco le relazioni tra singoli e minoranze: come interagivano, come comunicavano con il gruppo maggioritario, come percepivano se stessi e la società ospite e come agivano in contesti di stretta prossimità e di assidua frequentazione. Emerge così quanto succedeva nelle strutture sociali di base e nelle aree di interconnessione, là dove i confini culturali e identitari erano più rarefatti e maggiori gli spazi per i compromessi e le reciproche contaminazioni. Ne è risultato il volto, di una società pluralistica di antico regime, fatta, come a Venezia, di convivenze plurime, di innesti regolari di persone, saperi e conoscenze e di confronti quotidiani tra diverse tradizioni culturali e religiose.
The city of Venice, a crossroads of cultures and worlds, had, between late middle ages and early modern period, consisting of foreign communities, Albanians, Germans and Slavs, Dalmatians Greeks, Armenians, Jews and Muslim Turks, in addition to a very considerable number of slaves. This volume analyses the insertion mode of the foreigners, their strategies of adaptation to the city and the multiple interactions between the host society and its minorities. The author focuses on the relationships between individuals and minorities: how to interact, how they communicated with the majority group as perceived themselves and the host society and as acted in close proximity and assiduous attendance. Thus emerges as happened in basic social structures and interconnected areas where cultural boundaries and identity were more rarefied and more spaces for the compromises and reciprocal influences. The result is the face of a pluralistic society of the ancien r??gime, made, as in Venice, multiple partnerships, regular grafts of people, knowledge and knowledge and against newspapers between different cultural and religious traditions.