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- Il parto e la nascita in Sardegna. Tradizione, medicalizzazione, ospedalizzazione
Il parto e la nascita in Sardegna. Tradizione, medicalizzazione, ospedalizzazione - 9788885998322
di Orrù L. (cur.) Putzolu F. (cur.) edito da CUEC Editrice, 1993
- € 24.00
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Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Il parto e la nascita in Sardegna. Tradizione, medicalizzazione, ospedalizzazione
- Autori : Orrù L. (cur.) Putzolu F. (cur.)
- Editore: CUEC Editrice
- Collana: Opere varie
- Data di Pubblicazione: 1993
- Genere: scienze mediche. medicina
- Argomenti : Parto Sardegna
- Pagine: 318
- Curatore: Orrù L.; Putzolu F.
- ISBN-10: 8885998321
- ISBN-13: 9788885998322
Un tempo. «Le testimonianze ilustrano una scena in cui il saperedeledonne si esprime non solo nel’assistenza fisica, cioè sorreggendo a partoriente, ma anche e soprattutto nela partecipazione, sia emotiva che verbale, incoraggiandola con incitamenti e consigli, con quele che vengonodefinite “le paroledel parto”». a mammana, a evatrice, a vecchiadel vecchio pËse e a suocera, a sorela, a madre, a vicinadi casa, a parente ontana accorsa per ’occasione: contornodi confidenze, presenze, sostegni che contorna ’uterodal quale ci si attende a nascita. Poi. «Troppo spesso, nel parto medicalizzato, adonna sperimenta ’alienazionedel proprio corpo. e vengono praticati interventidi cui non riconosce o scopo, a si alontanadale sue sensazioni, a si privadel controlo edel sentoredel proprio stesso fisico spersonalizzandola. Paziente tra gli altri pazienti, adonnadiviene oggettodel medico, ovverodi uno specialista che tende ad inciderle a propria bravurû. Il taglio cesareo come medicazione che infetta; il taglio cesareo come celata imposizione visibile; il taglio cesareo come segno residuo che – subito una volta – non scolora col tempo. Il taglio cesareo come violenza anestetica, penetrazione ferrosa, stupro alo stomaco. Il taglio cesareo come abuso calmante: passato ’effetto, il suodolore sembra ritorni.dunque: il passaggiodala contrazionedolorosa ma veritieradel parto ala sua medicalizzazione ospedaliera, certamente controlata per farmaci e sguardi ma anesteticamente glaciale per sensazioni sopite e rigida fredda nele norme (una, a caso: non si nasce piùdidomenica). Il tutto con gli occhi proiettati ala sardegna, ai suoi riti ontani, al suo presente tutt’uno con a penisola.
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