Discrezione di giudizio e capacità di assumere: la formulazione del canone 1095 - 9788814175503

Discrezione di giudizio e capacità di assumere: la formulazione del canone 1095: L'esperienza di quasi trent'anni di applicazione del can. 1095 del Codice di diritto canonico mostra che è un canone di difficile interpretazione e che non di rado viene applicato in modo non conforme con le linee indicate dalla Giurisprudenza della Rota Romana e dal Magistero Pontificio. Sia Giovanni Paolo II che Benedetto XVI hanno offerto ai giudici in numerose occasioni dei criteri che aiutino a realizzare che "la capacità fa riferimento al minimo necessario affinché i nubendi possano donare il loro essere di persona maschile e di persona femminile per fondare quel vincolo al quale è chiamata la stragrande maggioranza degli esseri umani" (Benedetto XVI, Discorso alla Rota Romana, 29 gennaio 2009). Alla luce di tali considerazioni, questo volume pretende riflettere - con un approccio interdisciplinare - sulla struttura e sulla formulazione del canone 1095 circa l'incapacità per dare il consenso matrimoniale, dedicando i primi contributi all'esame degli antecedenti storici e dei fondamenti dottrinali e magisteriali della questione, per poi entrare nell'analisi del testo legale vigente e della sua applicazione giurisprudenziale, anche con delle proposte concrete de iure condendo.
The experience of almost thirty years of application of can. 1095 of the code of Canon law shows that it is a difficult to interpret and that often is applied in a manner inconsistent with the lines indicated by the jurisprudence of the Roman Rota and the Pontifical Magisterium. Both John Paul II and Benedict XVI were offered to the courts on numerous occasions the criteria that help to realize that "the capacity refers to the minimum necessary in order for the engaged can donate their be a male and female person to establish that bond which is called the vast majority of humans" (Benedict XVI, speech to the Roman Rota , January 29, 2009). In the light of those considerations, this book doesn't reflect-with an interdisciplinary approach-on the structure and wording of Canon 1095 about the inability to give marital consent, devoting the first contributions to the examination of the historical antecedents and the doctrinal foundations and the Magisterium of the question, and then enter the current legal text analysis and its application of case law, also with concrete proposals de jure condendo.