Ville della Serenissima. Il declino del dominio da mar e la valorizzazione della terraferma. Ediz. illustrata - 9788824011488

Ville della Serenissima. Il declino del dominio da mar e la valorizzazione della terraferma. Ediz. illustrata: Chi pensa alle ville venete pensa inevitabilmente a Palladio. Il territorio veneto, però, fu apprezzato per la sua salubrità sin dai tempi antichi e per questo lodato da Marziale e Vitruvio. Oltre mille anni dopo fu Petrarca a riscoprire la quiete della campagna della sua Arquà. Nei successivi due secoli l'utilizzo della campagna fu vissuto come delicato problema strategico negli equilibri tra terraferma e laguna in un'ottica e come sfida per la valorizzazione del capitale agricolo del Veneto. In Veneto, difatti, si impone la villa "alla romana", con finalità non solo residenziale, ma anche funzionale e produttiva e Palladio, con la sua opera, riuscì più di ogni altro architetto a riproporre l'antico modello fondendo con maestria la parte padronale con gli annessi rustici e l'uso delle forme templari con l'impiego di materiali di edilizia comune. Le intuizioni di Palladio, storico e teorico dell'architettura si fondono così con l'esame delle sue più belle creazione, per poi trapassare in una breve rassegna dell'opera del suo allievo Vincenzo Scamozzi e della diffusione del palladianesimo al di fuori dei confini nazionali ed europei.
Those who think the Venetian Villas thinks inevitably to Palladium. The veneto region, however, it was appreciated for its wholesomeness since ancient times and for this reason praised by martial and Vitruvius. More than a thousand years later it was Petrarch to rediscover the peaceful countryside of his Arqu??. Over the next two centuries the use of the campaign was seen as delicate strategic problem in the balance between Mainland and lagoon with a view and as a challenge for the development of the agricultural capital of Veneto. In Veneto, in fact, stands the villa "alla romana", with a goal not only residential but also functional and productive and Palladio, with his work, he more than any other architect to revive the ancient model by merging with mastery the Manor House with outbuildings and use of construction materials with Templar forms common. The insights of Palladio, historian and theorist of architecture blend well with the examination of his finest creation, then rip through in a brief review of the work of his pupil Vincenzo Scamozzi and spread of palladianism outside national borders.