Tempi stretti - 9788889920749

Tempi stretti: "'Ecco, perdo tempo, perdo tempo. Alla fine del mese farò il sessanta per cento'. L'angoscia del tempo ossessiona i personaggi di questo romanzo: operai e operaie che devono battere a una pressa millenovecento pedalate all'ora, cronometristi che li controllano da vicino e capi incaricati di far rispettare le cadenze del lavoro. Anche le pause, come i giorni di riposo, sono schiacciate dall'affanno di ritornare in fabbrica. E persino gli amori, come quello difficile tra Emma e Giovanni, non si sottraggono alla legge martellante delle macchine che non si devono fermare. Sono i ritmi del boom economico vissuto, dal di dentro, nei suoi meccanismi alienanti. Ritmi esterni che si traducono in relazioni sociali frenetiche e si metabolizzano in asmatiche palpitazioni interiori. Pubblicato nel 1957 nella collana dei "Gettoni" diretta da Vittorini, questo romanzo è uno dei primi e più efficaci documenti della cosiddetta letteratura industriale. "Tempi stretti" va alle radici del complesso tentativo dell'uomo di far coincidere il lavoro, se non con i propri sogni, almeno con una vita accettabile che preveda un futuro" (Paolo Di Stefano). Con una prefazione di Giuseppe Lupo e una postfazione di Mattia Fontana.
"' Behold, I bother, bother. At the end of the month I'll do sixty percent. The anguish of the time haunts the characters in this novel: workers and workers who have to beat to a press nineteen hundred revolutions per hour, timekeepers that control them closely and apparel enforcing labour cadences. Even the pauses, as rest days, are crushed by grief to return to factory. And even the loves, as the difficult one between Emma and John, not evade the law pounding machines that do not have to stop. Are the rhythms of the economic boom experienced from within, in his alienating mechanisms. External rhythms that translate into social relationships frantic and metabolize in asthmatic inner palpitations. Published in 1957 in the series of "tokens" directed by Vittorini, this novel is one of the earliest and most effective documents of so-called industrial literature. "Tight times" goes to the root of the complex man's attempt to reconcile the work, if not with their dreams, at least with a living providing for a future "(Paolo Di Stefano). With a foreword by Joseph Wolf and an afterword by Matthias fountain.