Il conto dell'ultima cena. Il cibo, lo spirito e l'umorismo ebraico - 9788806200350

Il conto dell'ultima cena. Il cibo, lo spirito e l'umorismo ebraico: Moni Ovadia se ne va in giro tra Antico Testamento e regole kasher, insegnamenti rabbinici e storielle ebraiche, ricette tipiche e cucina che se la fa con la religione, alla ricerca di un'etica del cibo. D'altra parte Adamo ed Eva erano vegetariani. È solo dopo il diluvio universale che la carne entra a far parte dell'alimentazione dell'uomo. E tutto nasce ancora dalla storia del popolo ebraico. La tradizione ebraica della kasherut indica i cibi che si possono consumare perché conformi alle regole della Torah. Ma oltre questo il cibo ebraico ha prodotto un'enorme mole di storielle, divieti, ricette e prescrizioni che Ovadia cullandoci tra cibi e digiuni, tra falafel, halle, krapfen, e altre leccornie, tra antiche osterie e contaminazioni culinarie, e una musica che accompagna l'ospite a tavola, con l'ironia tipiche dell'ebreo errante.
Moni Ovadia goes around between the Old Testament and rabbinic teachings and Jewish Kosher rules, stories, recipes and kitchen that with religion, looking for an ethic of food. On the other hand, Adam and Eve were vegetarians. And only after the flood that meat became part of human nutrition. And everything starts again from the history of the Jewish people. The Jewish tradition of Kashrut indicates the foods that may be consumed because it conforms to the rules of the Torah. But beyond this the Jewish food has produced a huge amount of stories, bans, recipes and prescriptions that Ovadia Lulling us between foods and fast, including falafel, halle, Donuts, and other delicacies, among ancient Inns and culinary contamination, and music that accompanies the guest at the table, with typical irony of the wandering Jew.