Altrove, forse - 9788807889615

Altrove, forse: A Mezudat Ram, un kibbutz isolato nel Nord del paese, circondato da nemici e sormontato dall'ombra di cupe montagne, si svolge la vita di una comunità di coloni, dediti all'agricoltura e all'allevamento, allo sport, alla musica, al dibattito, ma soprattutto alla purificazione. A trent'anni dalla fondazione del kibbutz, infatti, sono essenzialmente gli ideali di miglioramento personale e collettivo che sostengono i kibbutzim e il miglioramento si attua anche grazie al pettegolezzo. Questo spiega la voce narrante di un colono che guida il lettore - non senza malizia e ironia - alla scoperta degli abitanti del kibbutz, concentrandosi soprattutto sulla famiglia di Ruben Harish. Questi è tra i più convinti sostenitori di una vita pacifica e collettiva, l'instancabile cantore delle virtù di un'esistenza semplice e illuminata, il poeta del kibbutz. La moglie Eva lo ha abbandonato per fuggire con un cugino in visita a Mezudat Ram come turista. Si è sposata, vive in Germania e aiuta il nuovo marito a gestire un night-club. Ruben lo ha accettato senza lamentarsi, sprofondando in una tristezza nobilitata dai doveri di maestro, guida turistica e poeta. È rimasto solo col figlio Gai e la figlia Noga e, per consolarsi, ha iniziato una blanda relazione con un'amica, Bronka, un'insegnante sposata, madre di due figli. Ma Noga, che ha sedici anni, sembra aver ereditato la grazia e l'irrequietezza della madre; Ezra, il marito di Bronka, un camionista appassionato di Bibbia che cita frasi sagge, diversamente da Ruben sa vivere le proprie emozioni. E quando dalla Germania arriva Zachariah, il f
In isolated Mezudat Ram, a kibbutz in the North of the country, surrounded by enemies and surmounted by the shadow of brooding mountains, takes the life of a community of colonists, devoted to agriculture and farming, sports, music, debate, but above all to purification. Thirty years after the founding of the kibbutz, in fact, are essentially the ideals of personal and collective improvement supporting kibbutzim and improvement is realized thanks to the rumor. This tells the narrator of a settler who guides the reader-not without malice and irony-the discovery of the inhabitants of the kibbutz, focusing mostly on the family of Ruben Harish. These are among the most ardent supporters of a peaceful life and collective, the tireless Cantor of the virtues of a simple life and lit, the poet of the kibbutz. His wife Eva abandoned it to escape with a cousin visiting Mezudat Ram as a tourist. She is married, lives in Germany and helps the new husband to operate a night-club. Ruben accepted without complaint, sinking into a dignified sadness from the duties of master, guide and poet. Is left alone with her son and daughter, Noga, Gai and console himself, started a mild affair with a friend, Bronka, a teacher married, mother of two. But Noga, which is sixteen years old, seems to have inherited her mother's grace and restlessness; Ezra, the husband of Bronka, a trucker fond of Bible quoting wise phrases, unlike Ruben knows how to live their emotions. And when from Germany arrives Zachariah, the f