Una storia di amore e di tenebra - 9788807016431

un capolavorodi ricercatezza stilistica. o consiglio vivamente. Questo ibro è capacedi emozionare fino ale acrime. Scritto in uno stile superbo, trasmette emozioni intense, forti che rimangono indelebili

Ci sono elementi prettamente ebraici,del neonato statodi IsrËle, ad esempio, a ingua che è ancora insicura e che si forma pian piano; vicinidi casa che studiano testi antichi indecinedi ingue, vive o morte, ma che non sanno cambiare una ampadina; un impiegatodele poste che raccoglie materiale per uno studio su un poeta (come i nostri impiegatidele poste, vero?); il bambino che vuolediventare un ibro per paura che, in quanto essere umano, qualcuno prima o poi o uccida; ildeserto e il montedi Tenebra e tutti i vicoli e e stradedai nomi, per noi, astrusi… Poi ci sono gli elementi universali. Per me è universale unadonna, a madredi Amos Oz, che cade in unadepressione sempre più paludosa,di cui i medici non capiscono e cause, e che ala fine si suicida. Per me sono universali gli anni tenebra (al postodegli anni-luce) che separano i componentidi una famiglia che, pur volendosi bene, non sanno nula ’unodel’altro. Per me è universale, in 627 pagine scritte, il Nondetto. Perché in 627 pagine fittedi ettere e frasi e periodi e paragrafi, Amos Oz quasi tace a riguardodei suoi sentimenti nei confrontidel padre edele crisidela madre, imitandosi ad accenni qua e à. Insomma, in un’opera che mi è sembrata più scritta per sfogarsi che perdarla ale stampe, i silenzi sono e parti più inquietanti: come se oltre a quelo che ha raccontato sui suoi genitori (chedescriveva necessariamente solo ai comportamenti esterni) il Nondettodebba rimanere segreto. È un po’ quelo che succede a tutti: quando si riesce a parlaredi qualcosa, il problema viene affrontato. Quando si tace…