Il gioco dei fiammiferi - 9788888163079

Il gioco dei fiammiferi: Come inizia il racconto "Il maestro e Max": "Se ne stava per ore a guardare il parco dall'alto, da una piccola finestra della soffitta, e lasciava che i suoi pensieri insoddisfatti spaziassero su quel mare verde sonnecchiante sotto la tiepida coltre solare. In certi mesi dell'anno il parco sbuffava vapore come un gigantesco ramarro preistorico e di tanto in tanto scuoteva il dorso irsuto di guglie color smeraldo. Massimo immaginava di sorvolarlo scivolando leggero sulle chiome arrotondate degli alberi, di cabrare improvvisamente per immergersi nel fogliame più fitto, fino a confondersi in quello o a nascondersi in un confortevole nido il più lontano possibile dal caos della vita. Lassù nessuno lo avrebbe scovato; su di un olmo secolare o tra i rami sicuri di una grande quercia avrebbe potuto ascoltare più attentamente quel che gli premeva dentro".
As the story begins "the master and Max": "stood for hours watching the Park from above, from a small attic window, and let his thoughts unhappy spaziassero on that warm blanket, sleeping under the Green Sea. In certain months of the year the Park was blowing out steam like a giant prehistoric lizard and occasionally shook his shaggy back of spires Emerald. Maximum imagined overfly rounded crowns of trees, light on gliding climb suddenly to plunge into the thick foliage, to blend into that or to hide in a comfy nest as far away from the chaos of life. Up there, nobody would have found; on secular or among the branches of an elm tree sure a great oak could listen more carefully what he wanted inside. "