L'animale e la macchina. Come il post-umano interpella la pastorale - 9788810521595

L'animale e la macchina. Come il post-umano interpella la pastorale: Il cambiamento tecnologico crea non «un uomo nuovo», come prospettavano i manifesti cyborg, ma «del nuovo nell'uomo», poiché non esiste innovazione tecnica a cui non corrisponda una mutazione antropologica. Le tecnologie sono infatti oggetti sociali rivestiti di simbolico, ma soprattutto proiezioni della coscienza dell'uomo, delle sue virtù e dei suoi vizi. I mezzi messi a disposizione dalle biotecnologie - trasferimento  di geni, trapianti di tessuti e organi, interventi di ingegneria molecolare - rischiano tuttavia di oscurare le molteplici risorse animali già presenti in ognuno di noi, eredità dei nostri predecessori non umani e quasi sempre represse perché difficili da inquadrare in una visione intelligente della vita e del mondo. Codificare le istanze che caratterizzano il postumano, che ha un largo impatto nel panorama scientifico e culturale contemporaneo anche se non ancora una definizione univoca, interpella la vita pastorale e consente di riflettere sui tentativi di relegare l'uomo nel sogno - o nell'illusione - di un'immortalità realizzata tecnologicamente. Prefazione di Giuseppe Lorizio.
Technological change creates "a new man", as promising new cyborg, but "manifests in men??, because there is no technical innovation that is not matched by an anthropological mutation. The technologies are in fact social objects covered with symbolic, but most projections of the human conscience, its virtue and its vices. The resources made available from biotechnologies-gene transfer, tissue and organ transplantation, Molecular Engineering-risk however obscure the many animal resources already present in all of us, a legacy of our predecessors non-humans and almost always repressed because difficult to frame in a clever vision of life and of the world. Encode instances that characterize the Posthuman, which has a large impact in contemporary cultural and scientific landscape although not yet a clear definition, challenges the pastoral life and flips on attempts to relegate the man in dream-or in the illusion-an immortality accomplished technologically. Foreword by Joseph Larson.