L'involucro della contemporaneità. Un discorso sui media - 9788846506917

L'involucro della contemporaneità. Un discorso sui media: "Nel bene e nel male, [i media] sono così incarnati nella vita del mondo che sembra davvero assurda la posizione di coloro che ne sostengono la neutralità, rivendicandone di conseguenza l'autonomia rispetto alla morale che tocca le persone". Orientati e ispirati dal pensiero di Benedetto XVI che, nella sua recente enciclica Caritas in Veritate così si esprime a proposito dei mezzi di comunicazione, il saggio (e i suoi otto contributi) intende esplorare le interconnessioni tra uomo e tecnologia. Attraverso una premessa di orizzonte che indaga i territori di un ambiente ricostruito e riconfigurato dai media, l'autore/curatore prova a raccontare gli abitanti di questo ambiente, le loro percezioni, abitudini e comportamenti e introduce il lettore ad un approccio inedito ai media: quello neuroscientifico. La seconda parte è rappresentata da un ventaglio di contributi originali: social network, amicizia, rispetto e dialogo nel mondo digitale, nuove forme di produzione culturale, giornalismo online, identità in rete, responsabilità ed etica dei media; il saggio si conclude con il racconto di un'esperienza reale vissuta da un gruppo di insegnanti e di studenti alle prese con l'uso quotidiano delle tecnologie digitali. Il volume intende offrire un'articolata analisi dei fenomeni tecnomediali in corso, proponendosi come un agile strumento di sapere e approfondimento su una realtà - quella mediale - che sta diventando invisibile e normale, avvolgendo, come un involucro, la contemporaneità.
"For better or for worse, [the media] are so embodied in the life of the world that really seems absurd the position of those who support their neutrality, claiming accordingly autonomy with respect to morale that touches people." Oriented and inspired by the thought of Benedict XVI who, in his recent encyclical Caritas in Veritate says about the media, the wise (and its eight contributions) will explore the interconnections between humans and technology. Through some premise of horizon that investigates the territories of an environment rebuilt and reconfigured by the media, the author/curator tries to tell the inhabitants of this environment, their perceptions, habits and behaviors, and introduces the reader to a new approach to the media: that neuroscientist. The second part is represented by a range of original contributions: social networks, friendship, respect and dialogue in the digital world, new forms of cultural production, journalism online, network identity, responsibility and ethics of the media; the essay ends with the story of an actual experience lived by a group of teachers and students struggling with everyday use of digital technologies. The volume offers a comprehensive analysis of the phenomena tecnomediali underway, presenting itself as an agile instrument of knowledge and insight into a reality-the medial-which is becoming invisible and rise, wrapping up, as a wrap, contemporaneity.