Ripensare Maastricht - 9788895151113

Ripensare Maastricht: Le forti difficoltà che si sono manifestate nella governance europea nel corso della crisi del 2008 e in quella del 2011 hanno trovato espressione emblematica nello stallo che, a lungo e di recente, ha messo in discussione la soluzione delle complessa vicenda della crisi della Grecia. I contributi raccolti in questo volume sono precedenti quest'ultima vicenda e segnalano l'esigenza, ormai assai sentita, di un ripensamento della governance europea senza, peraltro, trascurare i passi avanti che sono stati fatti in questi anni, in particolare con il nuovo ruolo assunto, di fatto, dalla ECB, dall'adozione dei meccanismi previsti dall'ESM, fino all'accordo in materia di Unione Bancaria. L'economia reale, pur invertendo la spirale recessiva iniziata nel 2008, non sembra mostrare, peraltro, i segni di un nuovo dinamismo, nonostante che i mercati finanziari attraversino una fase di relativa stabilità. Sono più di 26 milioni i disoccupati nella EU. Sono presenti spinte deflattive segnalate da un tasso d'inflazione inferiore all'1%. Le disuguaglianze di reddito stanno crescendo e il numero dei NEET non tende a diminuire nei paesi europei che più ne soffrono. All'interno dell'Eurozona aumentano le divergenze di crescita e benessere per i paesi della periferia.
Strong difficulty that became visible in European governance during the crisis of 2008 and 2011 have found expression in the long stalemate and emblematic recently, questioned the outcome of the complex history of the crisis in Greece. The contributions collected in this volume are previous latter affair, and signal the need, now much heard, a rethink of European governance without, however, neglecting the strides that have been made in recent years, particularly with the new role assumed, in fact, from the ECB, the adoption of mechanisms foreseen by the SM, until agreement on Banking Union. The real economy, while reversing the recessive spiral began in 2008, does not seem to show, however, the signs of a new dynamism, despite that the financial markets go through a period of relative stability. Are more than 26 million unemployed in the EU. Deflationary pressures are marked with an inflation rate below 1%. Income inequalities are growing and the number of NEETS don't tend to decrease in most European countries which suffer from it. Within the eurozone growth divergence and increase prosperity for the countries of the periphery.