La mia penna è pericolosa? Riflessioni su salute e sicurezza sul lavoro utili anche prima e dopo il lavoro - 9788890530951

La mia penna è pericolosa? Riflessioni su salute e sicurezza sul lavoro utili anche prima e dopo il lavoro: La mia penna è pericolosa? Questa è la domanda con cui, da diversi anni, inizio molti dei corsi che conduco in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Le risposte che raccolgo dai partecipanti sono lo spunto iniziale di un percorso che porta a collocare i temi della prevenzione e della gestione dei rischi per salute e sicurezza ben lontano dai consueti territori tecnico normativi. In questo testo, ho riunito gli argomenti, le letture critiche delle norme vigenti e le divagazioni con cui accompagno i partecipanti ai corsi di formazione per portare questi temi nello spazio dei processi individuali e organizzativi dove costruiamo (o non costruiamo) la sicurezza. La macrostruttura del libro corrisponde ai contenuti della formazione generale di lavoratori indicati dal punto quarto dell'Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011. L'argomentazione, invece, corrisponde a quelle che nel corso di oltre 20 anni di attività ho imparato a riconoscere come le condizioni conoscitive necessarie per chiedere ai lavoratori di "prendersi cura".
My pen is dangerous? That's the question with which, for several years, beginning many of the courses that I lead on health and safety at work. The answers that I collect from participants are the starting point of a process that leads to place the issues of prevention and management of risks to health and safety well away from the usual technical regulatory territories. In this text, I met arguments, critical readings of the existing rules and the digressions which accompany the participants to training courses to bring these themes in individual and organizational processes where we build (or build) security. The macrostructure of the book corresponds to the contents of general education of workers identified by the fourth point of the agreement Been regions of December 21, 2011. The argument, however, stands for those who during more than 20 years I have learned to recognize as cognitive conditions required to get workers to "take care".