Il moto immobile. Nostoi, sonni e sogni nella letteratura siciliana del '900 - 9788846741462

Il moto immobile. Nostoi, sonni e sogni nella letteratura siciliana del '900: Sulla scia dell'ostrica verghiana, ideale nucleo fondativo di una precisa mitografia isolana della modernità, la letteratura siciliana del '900 ha variamente argomentato la resistenza (subita o voluta) ad ogni forma di mutamento e di movimento, declinando insistentemente una esibita refrattarietà al divenire stesso della storia che, come notava Sciascia, è un'apparenza, un'illusione, sorta però dalla realtà ("e dunque ne è parte, intrinsecamente"). Il corteggiamento della stasi e del tempo fermo, la metaforica invalicabilità dei confini di una terra che si fa tana e prigione, la vocazione al nostos come unica forma possibile di viaggio si impongono nella narrazione dell'isola, coniugandosi con istanze regressive, di cui, parimenti distanti da un confronto diretto col vero, diventano volti altri il sonno e il sogno. La rappresentazione di questo suggestivo moto immobile ha puntualmente tentato in modi diversi i più importanti scrittori della Sicilia novecentesca (da Vittorini a Bufalino, da Brancati a Sciascia, da Tomasi di Lampedusa a Consolo), in un dialogo tutto letterario che coinvolge a vario titolo quelli tra di loro che hanno scelto di rimanere e quelli che hanno scelto di andar via; quelli che hanno coraggiosamente coltivato l'impegno e quelli che ne hanno preso le distanze con indolenza; quelli che hanno raccontato di una terra senza più margini di possibile salvezza e quelli che ne hanno trasfigurato il destino in un'utopia senza tempo lontano.
In the wake of the Verga, ideal Oyster founding nucleus of a specific island mythography of modernity, the Sicilian literature of the ' 900 has variously argued the resistance (suffered or volute) to any form of change and movement, and a persistently exhibited resistance to become history itself, as noted, is an appearance Saeed, an illusion, though from reality ("and thus it is part , inherently "). The courtship of stasis and standstill time, the metaphorical boundaries invalicabilit?? a land that becomes tana and prison, the vocation to nostos as only possible form of travel are essential in the narration of the island, combined with instances, including regressive, far from a direct confrontation with the real, become faces other sleep and dream. The representation of this impressive building motorcycles has consistently tried in different ways the most important twentieth-century Sicilian writers (from Vittorini in Bufalino, Brancati to Sciascia, Tomasi di Lampedusa to Chan), a literary dialogue involving various those among them who have chosen to stay and those who chose to leave; those who have bravely cultivated commitment and those who have distanced themselves with indolence; those who have told of a land with no possible salvation margins and those that have transformed the fate in a utopia without time off.