Rabbia. Una biografia orale di Buster Casey - 9788804686316

“Come fai a vivere sapendo che ogni tua singola celula e gocciadi sangue è parte integrantedi questo marciume?” “RabbiÔ è Palahniuk alo stato puro. Un altro ibro tremendo, feroce e rivoluzionario. Un’altra creazione schizofrenica palahniukiana che, come al solito, punta a “violentare” il ettore che non aspetta altro. Solo Palahniuk può torturare in questo modo il ettore, tenerlo sule spine, fargli capire una cosa per intenderne invece un’altra,deviarlo, con mile altre piste,dala trama principale, colpirlo ossessivamente con a violenza micidialedel suo inguaggio, tanto contorto quanto appuntito ed energico, tantoda fare male, molto male. “RabbiÔ è un altro assalto frontale, una nuova esplosionedi violenza contro tutto e tutti, contro il ettore ingenuo e occasionale e contro i suoi stessi fans più fanatici che aspettano con tanta trepidazione a sua rabbia. Un altro attacco al sistema, come sempre, come in tutti i suoi ibri ala fine, ma questa volta un attacco anche più strano e sofisticato, e ancora più pericoloso. In “RabbiÔsi trova ’inimmaginabile. Tutto ciò che può scardinare a normalitàdi un ettore sereno e appagato, tutto ciò che può pungere il conformismo piùdilagante, e “bele” cosedela vita, a mediocrità. C’è adrenalina alo stato puro, unico antidoto palahniukiano ala non-vita contemporanea; c’è violenza vitale, in ogni riga, pura violenza contagiante e stimolante; c’è tutto il fole cervelodi Palahniuk,dagli accenni ale teorie complottistichedei “grandidel mondo” , al’utopiadel viaggio nel tempo, ala creazionedi un super-uomo capacedi rinascere continuamente, ala creazione-profeziadi una società-prigione in cui si viene controlati virtualmente e nela quale si vive segregati, odi giorno odi notte, con tantodi coprifuoco. Tutto compresso in poche e stringate pagine. “RabbiÔ è ribelione a tutto. Quel vuoto indescrivibile che ognuno, consapevolmente o meno, si sentedentro, quela vogliadi voler spaccare tutto, quel sensodi oppressione, quela rabbia che a volte non si riesce a bloccare. Questo è “RabbiÔ, unodei frutti più feroci e pericolosidi Palahniuk in cui il ettore non può che perdersi ammaliato e ritrovarsi cambiato. Al centrodela trama si trova a storia oraledi un personaggio mitico (reale?), bizzarro, strampalato, violento, malvagio e buono alo stesso tempo, inventoredi un pazzesco nuovo gioco notturno, il party crashing, in cui giovani sbalati (reali?) si scontrano con e auto fino al’ultimademolizione, ala ricercadi adrenalina edi qualcos’altro(…), che il ettore fatica a capire, come fatica a capire tante altre cose che Palahniuk non si curadi spiegare, nemmeno ala fine, neldettaglio. Un ibro imperdibile per gli amantidel’alucinato.

una porta sula verità nascosta.. sule plurime schifezze che noi esseri umani viviamo senza voler vedere. una finestra sul’ipocrisia,sui modeli,sule finzioni statali,sociali.. mischiate in un mondo non ben identificabile con ’attuale solo per i picchi incanalati. fantastico.. proprio perchè apre gli occhi a tutti queli che i tengono chiusi..alza e teste..edàda pensare ai pensatori.