Cinema moderno e costruzione storica. Affinità e ipotesi metodologiche - 9788898697830

Cinema moderno e costruzione storica. Affinità e ipotesi metodologiche: Il cinema moderno è caratterizzato dalla coscienza dell'indiscernibilità di soggetto e oggetto, dell'autoriflessività del linguaggio e del suo carattere evenemenziale. Alla "rottura" del meccanismo di immedesimazione con la macchina da presa corrisponde la produzione filmica di un mondo discontinuo. Questo processo di rottura determina un'operazione critica per cui la realtà non preesiste all'atto che la esprime. La continuità e l'autosufficienza di fatto vengono scardinate. Anche il "metodo" di costruzione storica sotteso agli studi di Warburg ed espresso nelle "Tesi sul concetto di storia" di Benjamin si fonda sulla rottura della continuità. Per entrambi l'incrinatura del continuum cronologico comporta una "dialettica a salti", che ridistribuisca spazi e tempi secondo un'idea di critica discontinuità. Come per il cinema moderno la realtà non preesiste alla rappresentazione, ma si costruisce attraverso ri-concatenamenti e montaggi. A questa complessa dialettica è dedicato il presente saggio, in cui si delinea una inedita figura di cineasta-storico-critico-iconologo in grado di muoversi tra le varie discipline e di "montare" i tempi in una prospettiva "immaginale".
Modern cinema is characterized by the consciousness of indiscernibilit?? of subject and object, of language and reflection of his character event. The "breaking" of the mechanism of identification with the cinematograph is a film production world. This process of breaking determines a critical operation for which reality not preexists the occasion that expresses it. Continuity and self reliance in fact are unhinged. Even the method of historic building behind Warburg's studies and expressed in "Thesis on the concept of history" by Benjamin is based on the break of continuity. For both the crack of chronological continuum involves a "dialectic leaps" which redistribute space and time according to an idea of critical discontinuity. As for modern cinema reality not preexists the representation, but is constructed by re-sequences and montages. This complex dialectic is dedicated this essay, in which he outlines an unprecedented figure of filmmaker-historian-critic-iconologist able to move between the various disciplines and to "assemble" times "imaginal perspective".