Finitezza e Sostanza. Sulla fondazione della libertà politica nella metafisica di Spinoza - 9788875881726

Finitezza e Sostanza. Sulla fondazione della libertà politica nella metafisica di Spinoza: Parlare della libertà in Spinoza può non sembrare facile. Infatti, il rigido determinismo che pare dominare il pensiero del filosofo olandese sembra non lasciare spazio a nessun tipo di libertà. D'altro canto, però, la ricerca di un agire libero è il fine ultimo di tutto il pensiero spinoziano. "Finitezza e Sostanza" affronta il problema proponendosi di ricostruire, all'interno del pensiero del filosofo olandese, un modello di libertà che, a partire dall'ontologia profonda, dia ragione della costruzione di una libertà sociale concreta. Il percorso che viene tracciato è quello che porta il modo umano, parte finita come tutte le altre, a divenire progressivamente parte attiva all'interno del processo produttivo anonimo della Sostanza. In questa ottica, è possibile pensare una libertà umana che rifugga ogni genere di astrazione e che dia conto della costruzione di un cosmo sociale umano non più alienato dalle finzioni teleologiche e teologiche, ma libero nella propria finitezza. Spinoza riesce così a pensare un genere di libertà che rispetti l'essere finito dell'uomo e lo ponga, però, come forza produttiva, attiva, creatrice di senso.
Talk of freedom in Spinoza may not seem easy. In fact, the strict determinism that seems to dominate the thinking of the Dutch philosopher seems to leave no room for any kind of freedom. On the other hand, however, the search for a free Act is the ultimate goal of all thinking intellectual power. "Finite nature and Substance" addresses the problem of rebuild, inside the mind of Dutch philosopher, a model of freedom that, starting from the deep reasons of the construction of an ontology, concrete social freedom. The path that is drawn is what brings the human way, finished part as any other, to become progressively an active part within the production process anonymous of the substance. With this in mind, you can think of a human freedom that eschews any kind of abstraction and that gives account of the construction of a human social Cosmos no longer alienated from teleological and theological fictions, but free in their own finiteness. Spinoza is thus able to think of a kind of freedom which respects the finite being of man and the lay, though, as a productive force, active, creator of sense.