La leggenda del modesto bevitore - 9788865481264

La leggenda del modesto bevitore: Una narrazione fresca e raffinata sulla cultura e il piacere del buon bere. Mario Palma è un diplomatico di origini contadine. Ed è proprio dai lontani ricordi della sua infanzia trascorsa nella campagna molisana che inizia il racconto della sua educazione al gusto del vino "genuino" prodotto nelle cantine dei casali. Segue l'adolescenza, gli studi liceali e universitari a Firenze e le scorribande con gli amici nei colli del Chianti, ma anche il frenetico girovagare per le regioni italiane alla scoperta dell'incomparabile ricchezza dei loro vitigni autoctoni. È il lento farsi di una cultura materiale che sospinge l'autore verso la critica sempre più marcata ai vini di produzione industriale, e di converso la consapevolezza dell'importanza delle prime pioneristiche esperienze, negli anni Ottanta, di produzioni biologiche e biodinamiche. La carriera diplomatica porta poi Palma a risiedere in diverse latitudini del mondo dove si fa cantore, presso fiere e grandi eventi culturali, del piacere del bere vini, non solo italiani, la cui produzione si ispira a tecniche naturali, cioè non invasive, sia nei vigneti che nelle cantine. Un percorso esistenziale che testimonia il passaggio, via via più attento, ai cambiamenti epocali avvenuti nelle produzione e nel consumo del vino, in Italia e nel mondo.
A narrative fresh and refined culture and the pleasure of good wine. Mario Palma is a diplomat of peasant origins. And it is precisely by distant memories of his childhood spent in the countryside of Molise that begins the story of his upbringing to the taste of "genuine" wine produced in the cellars of the houses. Follows a teenager, high school and university students in Florence and the raids with friends in the Chianti hills, but also the frantic wandering through the Italian regions to discover the incomparable richness of their vines. And the slow getting a material culture that pushes the author towards increasing criticism to wine production, and conversely the awareness of the importance of the first pioneering experiences, in the 1980s, organic and biodynamic production. The diplomatic career then port Palma to reside in different parts of the world where Cantor, at exhibitions and major cultural events, the pleasure of drinking wine, not only Italians, whose production is inspired by natural techniques, that is non-invasive, both in the vineyards and cellars. An existential path that testifies the transition, more and more attentive, the epochal changes that occurred in the production and consumption of wine in Italy and worldwide.