Europa di ieri o del futuro - 9788833640136

Europa di ieri o del futuro: Impegnata in perenne lotta tra nuovo contro vecchio, l'Europa anela all'unità politica, ma si dibatte fra entusiasmi e incertezze, successi e fallimenti, visioni positive e incomprensioni. L'avventura unitaria, iniziata concretamente sessanta anni fa con grande promessa, subì presto la battuta d'arresto perché importanti Stati Membri non erano disponibili a rinunciare alle ottocentesche visioni nazionalistiche e, invece di dare la preferenza a un'Europa forte e unita, si tennero strette le loro piccole sovranità. L'unità politica venne (e viene) bloccata sfruttando sentimenti di facile presa sulla gente per bene, il folclore di bandiere e inni nazionali. Gli avversari dell'unità intenzionalmente cercano di confondere patriottismo con nazionalismo. Ma mentre patriottismo è un sentimento fra i più elevati e nobili, nazionalismo è fra i più perniciosi e negativi. Un buon europeo deve rimanere fedele alla sua patria ma deve al contempo considerarsi anche europeo. Il concetto è stato delineato icasticamente da Benedetto Croce quando scrisse che gli europei devono essere capaci di indirizzare i loro pensieri all'Europa, fare battere per lei i loro cuori "come prima per le patrie più piccole, non dimenticate già, ma meglio amate". Un buon europeo deve decisamente respingere il nazionalismo, che mai porta unità. L'Europa deve avere il coraggio di superare la mentalità di terra di occupazione, di dovere in ogni sua mossa esibire riverente gratitudine e obbedienza ai vincitori della seconda guerra mondiale. Essa deve affermare visione politica indipendente, deve entrare con audacia n
Engaged in constant struggle between new against old, Europe longs to political unity, but struggles between enthusiasm and uncertainties, successes and failures, positive visions and misunderstandings. The adventure, which began 60 years ago with great promise in practice, suffered early setback because key Member States were unavailable to give up nationalistic visions and instead of 19th century give preference to a strong and United Europe, held tight their small sovereignty. Political unity was (and is) blocked by exploiting feelings of easy grip on people's houses, the folklore of flags and national anthems. Opponents of the unit intentionally trying to confuse patriotism with nationalism. But while patriotism is a sentiment among the highest and most noble, nationalism is one of the most pernicious and negative. A good European must remain faithful to his homeland but also must be considered European. The concept was outlined in a universal by Benedetto Croce when he wrote that Europeans must be able to direct their thoughts to Europe, then beat for her their hearts "as before for smaller homelands, don't forget already, but better love me". A good European must decidedly dismiss nationalism, who never brings unity. Europe must have the courage to overcome the mentality of occupation, land of duty in his every move exhibit reverent gratitude and obedience to the victors of World War II. It must assert independent political vision, must enter boldly n