Custodire la laicità nel tempo del pluralismo - 9788856816198

Custodire la laicità nel tempo del pluralismo: Cosa vuol dire ragione laica, etica laica, stato laico, capacità di partecipare laicamente alla cosa pubblica? Che rapporto c'è tra il cammino laico di ricerca e l'esperienza religiosa, nonché tra il principio occidentale di laicità e il gioco complesso dei rapporti interculturali? Sono tutte domande che si ripresentano con nuova radicalità nel tempo postmoderno, tempo di una feconda insicurezza dove tutti, credenti e non credenti, siamo sollecitati a vivere una salutare inquietudine dell'identità, superando tante maniere di definire noi stessi in base a vecchie forme di esclusione dell'altro o di contrapposizione all'altro. È il tempo del pluralismo, quando, pressati da eventi epocali, siamo costretti a ripensare le basi stesse del nostro convivere democratico, visitato da tante e così incisive differenze. È il tempo della cosiddetta svolta postsecolare che ha visto realizzarsi nelle società occidentali largamente secolarizzate una rifioritura delle religioni, un rilancio del senso di Dio. La religione, infatti, non è affatto scomparsa, facendo perdere la scommessa ad un certo razionalismo di matrice illuminista e alle forzature ideologiche che la inquadravano senza residui come un'alienazione priva di futuro. Essa invece irrompe sulla scena pubblica, chiede ascolto, partecipa, continua a influenzare le scelte politiche di tanti cittadini e a formare l'ethos comunitario.
What do you mean secular reason, secular ethics, secular State, capacity to participate in secular terms to public affairs? What is the relationship between the secular path of research and religious experience, as well as between the Western principle of secularism and the complex game of intercultural relations? Are all questions that recur with new radicalism in modern time, a time of fruitful insecurity where everyone, believers and non-believers, we are encouraged to live a healthy restlessness of identity, surpassing many ways to define ourselves based on old forms of exclusion of the other or opposed to each other. And the time of pluralism, when pressed by epochal events, we are forced to rethink the very foundations of our democratic coexistence, visited by so many and so incisive differences. And the time of the so-called post-secular turn which saw fruition in Western societies largely secularized societies a revival of religion, a revival of a sense of God. Religion, in fact, it is by no means disappeared, losing the bet at some enlightenment and rationalism of ideological forces that framed array without residue as an alienation no future. Instead, it bursts onto the scene, public calls for listening, take part, continues to influence political decisions of many citizens and to form the community ethos.