Il pornometro. Un gigante muto - 9788899104795

Il pornometro. Un gigante muto: Lio Nase è un giornalista, uno da bar, da night, dagli incontri improbabili, smidollati, intellettuali, donne e pervertiti comuni; un santo padre del tutto bizzarro, l'amico Gino Pescespada, una figlia e un io immaginario. Messo alla prova con una nuova rubrica tra Napoli, la sua testa e il mondo, Lio cerca di districarsi nel variegato tessuto delle devianze umane, un viaggio a metà tra le vite degli altri e la ricerca di sé, un misuratore, un parametro dissociato di giudizio tra ossessioni comuni, patologie, fantasmi decadenti, realtà immaginarie e immaginazioni reali, tra "fenicotteri rosa nati e cresciuti all'inferno pronti ad assalirti per rubarti l'anima ed il giudizio". Come direbbe Frenk detto o' Farina "Ecco dove sarei dovuto essere! Da un'altra parte, tutto qui." così da evitare la galleria di personaggi grotteschi e paradossali di questo esercizio creativo, per evitare di riconoscerci in quello che sappiamo di essere ma non vogliamo ricordare di conoscere. E quando la scena si restringe, il tempo è finito e manca "poco ai titoli di coda, la senti arrivare: la morte, stava per staccare: game over, gioco finito e vedi la scritta lampeggiare: inserire monetina".
Lio Nase is a journalist, a bar, by night, improbable encounters, pussies, intellectuals, women and perverted; a Holy Father completely bizarre, the friend Gino Swordfish, a daughter and an imaginary. Put to the test with a new column between Naples, his head and the world, Lio tries to extricate themselves in the diverse fabric of human deviance, a journey between the lives of others and the search for self, a gauge, a judgment between common obsessions dissociated parameter pathologies, decaying ghosts, imaginary realities and imaginations real, between "pink flamingos were born and raised in hell ready to haunted graveyards to steal your soul and judgment." Quoting Frenk said o' Flour "that's where I should have been! Somewhere else, that's all. "in order to avoid the Gallery of grotesque characters and paradoxical about this creative exercise, in order not to recognize ourselves in what we know to be but we don't want to remember to know. And when the scene gets narrower, the time is over and there is "little to the end credits, you hear it coming: death, was about to knock off: game over, game finished and see flashing: Insert coin."