Poesie in transito - 9788830610149

Poesie in transito: "Spostandosi sugli assi cartesiani dello spazio (Io sono nelle tasche / della mia città) e del tempo (Era così la mia casa un tempo, / di voci e bucati stesi), si ha come l'impressione che Picasso o Lynch si siano divertiti a girare il film della vita dell'autrice, smontando e rimontando i pezzi in maniera tale da smarrirci nel labirinto dei ricordi e dei sentimenti. Sentimenti che poi - con l'amore in prima fila - sono l'altro grande protagonista della silloge. L'amore, sembra sussurrarci la poetessa, resta inafferrabile, indecifrabile, a venti e a settant'anni, una calamita cui non ci si può sottrarre, ma anche un puzzle cui un fauno dispettoso ha sottratto di nascosto un pezzo, e quindi mai completabile (Sei già così lontano, amore, / sei di un altro tempo, / ma mi scivoli accanto ogni giorno / con mani di nebbia). Ma soprattutto irrinunciabile, confessa nei versi più struggenti della raccolta: È stato poco correre insieme / quasi una vita. / La felicità affama..." Dalla prefazione di Giuseppe Palladino.
"Moving on the Cartesian axes of space (I am in the pockets / of my city) and time (It was so my house once, / of voices and holes stretched out), you get the impression that Picasso or Lynch had fun shooting the film of the author's life, dismantling and reassembling the pieces in such a way as to get lost in the labyrinth of memories and feelings. Feelings that then - with love in the front row - are the other great protagonist of the sylloge. Love, the poet seems to whisper to us, remains elusive, indecipherable, at twenty and seventy years old, a magnet that can not be subtracted, but also a puzzle to which a mischievous faun has secretly subtracted a piece, and therefore never completeable (You are already so far away, love, / you are of another time, / but I slip next door every day / with mist hands). But above all, he confesses in the most poignant verses of the collection: It was little to run together / almost a lifetime. Happiness starves..." From the preface of Giuseppe Palladino.