Madri assassine - 9783962071561

Madri assassine: C'è un delitto ritenuto inaccettabile, persino impossibile, perché vuol dire uccidere carne della propria carne. Eppure, anche le madri uccidono i loro figli. L'orrore, la pietà, e la condanna non bastano a comprendere che cosa sia accaduto nella loro mente. Sono solo madri cattive? Adriana Pannitteri, giornalista e scrittrice, in un diario crudo ma senza giudizio ci racconta il buio della mente di queste donne dopo averle incontrate a Castiglione delle Stiviere nel mantovano in quello che un tempo veniva chiamato manicomio criminale. La chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, avvenuta di recente, non cancella la malattia mentale e la necessità di esplorare la complessità della psiche umana. Il racconto di queste donne si intreccia con quello di Maria Grazia, una bambina che ha avuto la mamma malata di depressione. Ricostruisce la sua infanzia segnata dalle ferite psichiche e dal dolore e ci sfida con la sua testimonianza a pensare che la cura e la guarigione sono possibili. Spiega la dottoressa Annelore Homberg nella postfazione: «la malattia mentale è la conseguenza di un rapporto alterato con la realtà, ma non quella materiale, bensì degli affetti. Si chiama anaffettività.»
There is a crime which is considered unacceptable, even impossible, because it means killing flesh of one's own flesh. Yet mothers also kill their children. Horror, pity, and condemnation are not enough to understand what has happened in their minds. Are they just bad mothers? Adriana Pannitteri, journalist and writer, in a raw but without judgment diary tells us about the darkness of the minds of these women after meeting them in Castiglione delle Stiviere in what was once called a criminal asylum. The closure of judicial psychiatric hospitals recently does not erase mental illness and the need to explore the complexity of the human psyche. The story of these women is intertwined with that of Maria Grazia, a little girl who had her mother sick with depression. He reconstructs his childhood marked by psychic wounds and pain and challenges us with his testimony to think that care and healing are possible. Dr. Annelore Homberg explains in the postscript: "Mental illness is the result of an altered relationship with reality, but not material, but of affections. It's called affectivity."