Altra stagione - 9788861557963

Altra stagione: Cecilia, 70 anni compiuti, e Giordano, un senzatetto forse di poco più giovane, vivono l'inverno nell'attesa di ritrovarsi in primavera sul sagrato dove lui stazionava e dove Cecilia era arrivata nove mesi prima sotto la spinta della fiducia assoluta nel potere salvifico della parola. Non si erano mai visti prima, eppure lei lo aveva istintivamente scelto perché l'aiutasse, ascoltando la sua narrazione e dialogando con lei, a sconfiggere un pensiero improvviso e nefasto che le stava provocando continui attacchi di panico. Giordano era passato dal silenzio scandalizzato e offeso all'ascolto attento e coinvolto di una vita per lui assolutamente stravagante ed esagerata. Gli era poi arrivato il bisogno, in autunno, di cominciare a parlare ed erano venuti a galla ricordi tanti e dolorosi della sua vita, che credeva di aver accantonato per sempre. Era così successo che l'intimità delle confidenze e la spontaneità dei silenzi e la vicinanza dei loro corpi diventassero desiderio, e la sua emozionata manifestazione fosse il loro saluto prima che Giordano lasciasse il sagrato per la ricerca di un posto adatto al grande freddo. C'è tutto questo vissuto nell'attesa della primavera, e l'intimità dell'ultima sera domina le emozioni e i pensieri dei due protagonisti che intanto vivono quella stagione separatamente, senza sapere nulla l'una dell'altro. Per i primi tempi non hanno dubbi e fantasticano ognuno a modo proprio che a fine inverno si ritroveranno e riprenderanno da dove hanno interrotto. Poi, mentre i giorni scorrono per entrambi troppo lentamente, l'attesa gioiosa impaziente de
Cecilia, 70, and Giordano, a homeless man perhaps a little younger, live the winter waiting to be found in the spring on the churchyard where he was stationed and where Cecilia had arrived nine months earlier under the pressure of absolute confidence in the saving power of the word. They had never seen each other before, yet she had instinctively chosen him to help her, listening to her narrative and talking to her, to defeat a sudden and nefarious thought that was causing her constant panic attacks. Giordano had gone from being shocked and offended to listening attentively and involved in a life that was absolutely extravagant and exaggerated for him. Then came the need, in the autumn, to start talking and many painful memories of his life had come to light, which he believed he had set aside forever. It was so successful that the intimacy of the confidences and the spontaneity of the silences and the closeness of their bodies became desire, and his emotional manifestation was their greeting before Giordano left the churchyard to find a place suitable for the great Cold. There is all this lived in the expectation of spring, and the intimacy of the last evening dominates the emotions and thoughts of the two protagonists who meanwhile live that season separately, without knowing anything about each other. For the first time they have no doubts and fantasize each one in their own way that at the end of winter they will find themselves and recover from where they left off. Then, as the days flow for both too slowly, the impatient joyous wait of the