Cinque studi su Benedetto Croce. Estetica, politica, dialettica, libertà, marxismo - 9788868665739

Cinque studi su Benedetto Croce. Estetica, politica, dialettica, libertà, marxismo: Ernesto Paolozzi ricostruisce momenti fondamentali della filosofia crociana prendendo spunto da questioni particolari di grande rilevanza. Nei saggi dedicati all'estetica e alla politica ripercorre lo sviluppo del pensiero del filosofo mostrandone la perenne attualità. Nelle pagine dedicate alla dialettica, il punto di vista crociano fornisce all'autore l'opportunità di rilanciare il pensiero critico dialettico in un momento in cui la filosofia sembra essersi come ammutolita fra la crisi del pensiero calcolante e quella dell'irrazionalismo e del conseguente scetticismo. Nel saggio dedicato alla filosofia della libertà propone un'interpretazione in senso metodologico del liberalismo crociano, mettendo in rilievo la dinamicità del concetto di libertà attorno al quale ruota ciò che può essere definita una filosofia della liberazione. La libertà, infatti, non si può costringere in definizioni astratte ma si deve concepire, come scrisse Adolfo Omodeo, come libertà liberatrice, in perpetua lotta con tutte le infinite forme di oppressione che la storia propone. L'ultimo saggio è dedicato al Croce interprete di Marx. Alla luce degli ultimi sviluppi del pensiero politico e delle tormentate vicende storiche che hanno segnato il secolo scorso, la lettura crociana del marxismo in un serrato confronto con Labriola, si rivela particolarmente feconda.
Ernesto Paolozzi reconstructs fundamental moments of the crucian philosophy, taking its cue from particular issues of great importance. In the essays dedicated to aesthetics and politics he traces the development of the philosopher's thinking, showing its perennial relevance. In the pages dedicated to dialectics, the crusader point of view provides the author with the opportunity to revive critical dialectical thinking at a time when philosophy seems to have become mutiny between the crisis of calculating thought and that of irrationalism and the resulting skepticism. In the essay dedicated to the philosophy of freedom he proposes an interpretation in the methodological sense of cross-liberalism, highlighting the dynamism of the concept of freedom around which revolves what can be called a philosophy of liberation. Freedom, in fact, cannot be forced into abstract definitions, but it must be conceived, as Adolfo Omodeo wrote, as liberating freedom, in perpetual struggle with all the infinite forms of oppression that history proposes. The last essay is dedicated to Marx's Interpreter Cross. In the light of the latest developments in political thought and the tormented historical events that marked the last century, the cross-section of Marxism in a close confrontation with Labriola is particularly fruitful.